Weekend

Creato il 09 marzo 2016 da Taxi Drivers @TaxiDriversRoma
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  • Anno: 2011
  • Durata: 96'
  • Distribuzione: Teodora Film
  • Genere: Drammatico
  • Nazionalita: Gran Bretagna
  • Regia: Andrew Haigh
  • Data di uscita: 10-March-2016

Arriva nelle sale italiane dal 10 Marzo Weekend del regista britannico Andrew Haigh.

Sinossi: Russell conosce Glen in un locale e si risveglia al suo fianco la mattina dopo. Quella che sembra solo l’avventura di una notte si trasforma però in qualcosa di più: nell’arco del weekend i due arriveranno a condividere sentimenti, ricordi, paure e desideri, fino a scoprirsi all’inizio di un’imprevista e travolgente storia d’amore.

Recensione: L’amore ci cambia e quando è vissuto con intensità è l’emozione più vera e forte che si possa raccontare. Questa è la prima cosa che viene in mente alla fine del film del regista di 45, Andrew Haigh. Film che sembra girato più come fosse un documentario in realtà, nel seguire la storia d’amore che nasce in un weekend tra due ragazzi che si incontrano nelle strade di Notthingham. Russell (Tom Cullen) è un ragazzo timido e riservato e in locale una sera conosce Glen (Cris New), molto spigliato e molto aperto. Nonostante all’inizio Russell non riesca quasi ad accettare il temperamento di Glen i due finiscono a letto insieme, nasce quel qualcosa fra di loro che è pura magia e che li renderà complici come mai è accaduto nelle loro vite. Non sarà solo l’avventura di una notte, ma quello che nasce dal sesso è l’incontro fra due ragazzi che si comprendono, si scontrano, crescono insieme, dialogano e si riscoprono fragili e bisognosi di una tenerezza che riescono a trovare solo fra le braccia l’uno dell’altro. Glen quello più aperto si riscopre finalmente se stesso, fragile a tratti, e riesce a confessare a Russel tutte le sue debolezze, e lo stesso Russel  cerca di fare capire perché tiene nascosta la sua omosessualità, raccontandogli le sue esperienze e la sua paura di mostrarsi per quello che è ai suoi genitori.

Perfetta la regia di Haigh che riesce ad essere delicata e a incorniciare i momenti più intimi (che magari ai  perbenisti potranno sembrare scabrosi) con rara delicatezza, così come riesce a narrare in maniera lucida e viva anche la “violenza” del dolore che viene fuori dai racconti che i due ragazzi si scambiano. Immagini dunque che ricalcano alla perfezione il senso della storia, che non è quello di ostentare una passione nata da una notte di sesso fra due ragazzi, ma è quello di voler raccontare una semplice storia d’amore come ce ne sono tante. Quelle che nascono da una sera, quelle che ti rimangono dentro e che riescono a cambiare e migliorare la parte più nascosta delle persone.

Delicata e perfetta anche la scelta musicale che conduce i due ragazzi fino alla stazione di un treno, dove fra abbracci e baci non più rubati e non più nascosti possono capire che quello che hanno vissuto è davvero Amore.

Graziella Balestrieri

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