Il mio weekend in Umbria mi ha stupita alla grande.
Mi vergogno ad ammettere che non avevo mai visitato questa regione, se escludiamo le tipiche gite fuori porta risalenti alla tenera età di tre o quattro anni.
Purtroppo ho avuto a disposizione solo due giorni per ammirare le meraviglie di questo lembo di stivale, ma ciò che ho visto mi spingerà sicuramente a tornare al più presto.
Già dal tragitto in macchina per raggiungere Spoleto, la nostra prima tappa, ho capito che l’Umbria aveva qualcosa di speciale: innumerevoli borghi arrampicati sulle montagne, costituiti da un pugno di case a ridosso l’una dell’altra che ti viene da chiederti come passino il loro tempo gli abitanti.
Così ancorati ad un tempo lontano da quello attuale, che invece non gli appartiene, che li sfiora senza mai smuoverli del tutto.
Se non ci fossero state tutte quelle curve strettissime mi sarei fermata ogni cinque minuti per scattare fotografie.
La prima cosa che ho notato quando sono arrivata a Spoleto è stato il “castello delle principesse”, ovvero la Rocca Albornoziana.
Consiglio di lasciare l’auto in uno dei numerosi parcheggi e di esplorare il borgo a piedi, arrancando sulle sue ripide salite. Mi ha colpita molto la disposizione e la struttura del comune: vicoli rampicanti pieni di botteghe artigianali e negozi più moderni. Ho notato, inoltre, tantissimi luoghi di culto e chiesette sparse letteralmente ovunque oltre che monumenti civili ben tenuti e segnalati (Sono disseminati ad ogni incrocio i classici cartelli con la mappa e la scritta “Tu sei qui” ). Le attrazioni da visitare sono molteplici ma purtroppo il tempo a nostra disposizione è stato davvero limitato e quindi abbiamo ricevuto da Spoleto solo una prima infarinatura che ci ha permesso di farci un’idea per tornare ad esplorarla meglio.
Abbiamo raggiunto Todi e il nostro alloggio speciale in serata, riuscendo a dedicarle solo una cena e una breve passeggiata.
Sono rimasta a bocca aperta di fronte la maestosità del Tempio di Santa Maria della Consolazione, simbolo dell’architettura del rinascimento posizionato appena fuori le mura della cittadina.
La Cattedrale della Santissima Annunziata, chiamata anche Duomo, mi è sembrata molto bella e particolare, anche se un po’ malinconica proprio come la sua storia: nel 1190 venne rasa al suolo da un incendio, per poi essere ricostruita diverse volte.
Consiglio di cenare presso l’Antica Hosteria de la Valle, forse uno dei migliori ristoranti in cui sia mai stata.
La prenotazione è praticamente obbligatoria visti i pochissimi coperti a disposizione e la grande richiesta. I piatti sono abbondanti e definirli ottimi sarebbe davvero riduttivo: sono un tripudio di sapori legati alla tradizione e alle mani di uno chef grandioso di origine anglosassone che, a quanto pare, apprezza molto il tartufo.
I prezzi non sono bassi ma la cena ripaga di ogni centesimo speso data la qualità dei prodotti scelti.
Ve lo assicuro, ne uscirete più che soddisfatti!
Il secondo giorno del nostro weekend in Umbria ci ha condotti verso Assisi, mostrandoci un luogo tanto conosciuto a tutti quanto sottovalutato, invece, da noi.
Forse questo borgo così ben curato ha rappresentato la scoperta più piacevole e, come suggerivo in un recente post, è impensabile non dedicargli almeno qualche ora per ritrovare una pace troppo spesso dimenticata.
Dopo pranzo abbiamo raggiunto Perugia.
Ho confermato i miei ricordi risalenti a qualche anno fa: è bellissima.
La parte della città che preferisco è senza dubbio il centro storico perchè conserva un’atmosfera unica e magica. Si districa tra Corso Vannucci e Piazza IV Novembre ed è facilmente girabile a piedi per viaggiare meglio con la fantasia e immaginare Perugia nel medioevo.
Si nota la volontà di conservare il profumo di antichità: vicoli stretti, trattorie e cioccolaterie che sbucano e giochi di luce quando cala la notte. Sapevate che la old town ha la forma di un trifoglio?
Io ho avuto la fortuna di assaporarla in compagnia della mia amica Danila che ha fatto di questa città la sua casa e mi ha mostrato anche il maestoso Arco d’Augusto e Sant’Angelo appena restaurato, bellissimo!
Informazioni utili
- Consiglio di lasciare l’auto ai piedi di Perugia e di raggiungere il centro con il minimetrò (1.50 euro a tratta).
- Il sabato la città è molto affollata (Soprattutto durante l’Eurochocolate) ed io vi suggerisco di visitarla durante la settimana per godere pienamente delle sue bellezze.
- Dedicate a Spoleto almeno una mattinata intera
- In Umbria stanno dando diverso spazio all’enoturismo e se siete interessati vi consiglio di informarvi sulle numerose cantine che propongono visite e degustazioni.
- Se avessi avuto un giorno in più, avrei dedicato del tempo alle zone di Montefalco e Norcia, dicono siano meravigliose.