Weekly Recap nasce dalla voglia di non parlare solo delle mie new entry libresche, ma anche di altre piccole curiosità settimanali. Libri che ho adocchiato, un estratto che mi ha particolarmente colpito, un film che ho visto, e così via. Un po' come fanno alcuni blog con la rubrica Clock Rewinders on a Book Binge [X - X]. Ma tutto senza regole. Un po' alla cavolo insomma. Sostituisce In My Mailbox.
Oggi avrei da dirvi mille mila cose! Vorrei mostrarvi qualche new entry, dovrei ringraziare una blogger per un premio, vorrei farvi conoscere il nuovo arrivo di casa e dovrei anche parlarvi di un paio di film. Però una cosa ha la priorità su tutto. Non riesco ad aspettare oltre, sono troppo, troppissimo in fibrillazione per Outlander la serie tv tratta dai romanzi di Diana Gabaldon, prodotta dalla Starz.
Al momento sono usciti due episodi (staserà andrà in onda il terzo) e per quanto sia consapevole che è troppo presto per sventolare striscioni, intonare Vincerò e suonare le trombette, io sto facendo tutte queste tre cose insieme. Ah, ho anche un nuovo mantra.
Tutte insieme girls!
Sposta quel kilt! Sposta quel kilt!
Dopo questo momento di fangirl mi ricompongo (voi continuate pure!) e vengo al sodo.
Sono sicura come mi chiamo Silvia che chi ha amato i romanzi sta già amando anche la serie tv (dite di no e non vi bannerò dalla mia vita virtuale), al contrario chi non li ha mai letti forse ha qualche perplessità, ma può dormire sonni tranquilli, siamo solo all'inizio e il bello deve ancora venire ovviamente.
Il primo ci mostra la vita di Claire, la Guerra è appena finita e lei, riunitasi al marito Frank si concede col consorte una seconda luna di miele. Attraverso questo viaggio conosciamo una donna passionale, disinibita, intelligente oltre che colta e un uomo tutto d'un pezzo con la testa persa tra i libri (oltre che tra le gambe della moglie) intento a voler scoprire le sue origini e quelle di tutto il suo albero genealogico. Insieme visitano Inverness, gironzolano tra le rovine di antichi castelli e a Craigg Na Dun assistono di nascosto a una danza rituale all'interno di un cerchio di pietre (scena meravigliosa). E' qui il nodo di tutta la storia. E' qui che inizia il viaggio di Claire. Basta un solo tocco della dura roccia e si ritroverà catapultata nel passato, due secoli indietro. L'episodio pilota finisce poco dopo in suo arrivo in epoca straniera, dove l'unica straniera invece è proprio lei. Avevo gli occhi a cuore, i peli della braccia dritti e la mascella sulla tastiera del computer. Non ero felice, di più!
Ma la seconda puntata mi ha reso ancora più felice, perché ci permette i conoscere Jamie (sposta quel kilt! sposta quel kilt!) l'eroe più eroico di tutti gli eroi e giuro che non c'è un protagonista di cui abbia letto la storia che mi abbia soddisfatto al 100% sul grande schermo come lui: Sam Heughan. E non perché sia bello, alto e figo, ma proprio perché è Jamie. E' la reincarnazione del mio immaginario protagonista. E' un'epifania letteraria!
Che dire poi di Jamie. Be', lui è un ragazzo pieno d'onore, coraggio e altruismo e già in questo secondo episodio lo potrete intuire. Claire ovviamente cercherà in tutti i modi di riattraversare il cerchio e tornare da Frank, ma sinceramente... cosa ci torna a fare nel presente quando nel passato può avere uno così?
A questo punto urge un appunto. Finora nella serie tv non sono successe chissà quali cose, ma nel romanzo era lo stesso. Il pregio della Gabaldon è che ha un talento innato e ha unito un lavoro di minuziose ricerche alle emozioni che solo la sua penna può far scaturire. La storia è un continuo crescendo, per cui il mio consiglio è questo. Prima leggete il romanzo, poi rifatevi gli occhi con la serie tv. Io per esempio ho iniziato La Straniera (anni e anni fa) senza sapere cosa mi aspettasse.
Ricordo ancora benissimo i passaggi evocativi che mi permettevano di vedere, sentire e toccare ogni cosa. Ricordo benissimo i sobbalzi del cuore e le capriole dello stomaco. E ricordo che a fine lettura avrei voluto mollare tutto, andare a scoprire la Scozia e magari attraversare anche un cerchio di pietre (solo se al di là ci fosse stato un Jamie tutto mio ad aspettarmi)! Deliri da lettrici. Le controindicazioni dei romanzi con l'eco.
Il romanzo sa spaccarti il cuore per i momenti di infinita dolcezza e sensualità ma sa anche spaccarti in due lo stomaco per gli atti di estrema crudeltà che l'autrice non ci risparmia e nemmeno la serie tv lo farà da quello che ho potuto vedere. La Starz ci renderà pan per focaccia e io non avrei voluto niente di meno, anche se tremo già per la scena finale di questa prima stagione. Però voglio avere di nuovo quei mal di pancia. Voglio tutti i miei organi interni sottosopra e sento che può succedere! La sceneggiatura mi sembra perfetta. La regia ottima. Il cast meraviglioso. Le musiche suggestive. Insomma per me questa serie è un sogno che si avvera. Mi sono bastate le delicate note della sigla iniziale a farmi commuovere, perché io so cosa c'è dietro a quelle scene, anzi noi lo sappiamo. Noi lettrici di Outlander. E sappiamo che quello che succederà non è niente rispetto a quello che abbiamo visto finora.
Davvero, non sto più nella pelle. Ma dico davvero, leggete il romanzo. Per quanto la serie sia fatta bene e, almeno per ora, sia fedele al libro, la parola scritta non potrà mai finire sul grande schermo.
E adesso tutte insieme!Sposta quel kilt! Sposta quel kilt!
New Entry
Come Inciampare nel Principe Azzurro di Anna Premoli [x]La Ragazza del 6E di A.R. Torre [x]Il Coraggio della Libellula di Deborah Ellis [x]
Sono curiosa di scoprire Anna, vincitrice del Premio Bancarella con Ti Prego Lasciati Odiare, e ringrazio Claudia per questo regalo (thanks darling!). Spero di aggiungere la Premoli alla non lunghissima, ma nemmeno più cortissima, lista di autori italiani che mi vanno a genio!
La Ragazza del 6E m'ispira un botto. E' la storia di una donna che si è volutamente reclusa in casa e si mantiene offrendo prestazioni sessuali agli uomini che fanno la fila fuori dalla sua porta. Ma perché non uscire se fa entrare chiunque? Ecco, io voglio scoprirlo.
Invece Il Coraggio della Libellula, nonostante la cover parecchio dark faccia pensare a un thriller oscuro, credo sia un romanzo adatto anche a un pubblico young adult, ma spero di sbagliare. Quando leggo romanzi di questo genere voglio il male nella sua forma più estrema e crudele (sì, non sono normale).
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Mi tocca fermarmi qui! Tutto quello che non sono riuscita a dirvi ve lo racconterò la settimana prossima, promesso. Intanto sintonizzatevi su Outlander!