Weihnachten 2010, Berlino: mercatini di Natale

Da Mriitan @MassiRiitano

Il resoconto del viaggio a Berlino per Mercatini di Natale

2 dicembre

Partiamo da Napoli con un volo diretto della EasyJet, destinazione il secondo aereoporto di Berlino, per la precisione Schonefeld.

Nessun check in fortunatamente avendo portato con noi solo bagaglio a mano, consentiti 10 kg a persona, ma nessuno li pesa, quello che controllano e’ solo la dimensione che deve essere quella indicata dal vettore. Al metal detector non tiro fuori nemmeno la busta con i liquidi, mi chiedono solo se sono piccoli, alla conferma andiamo avanti. E meno male che Berlino era obiettivo terroristico.

Volo in orario, preoccupati dalle disposizioni del vettore anche le ragazze inseriscono le loro borse nelle valigie, ma nessuno controllera’… i posti a bordo non sono assegnati, quindi all’arrembaggio! Vettore low cost per cui a bordo nulla di offerto, due ore passate abbastanza velocemente, arriviamo a Berlino alle 16.00.

Signori la neve…non siamo equipaggiati perche’ partire da Napoli con le calzamaglie mi pareva eccessivo, e alla lunga si sente. La nostra guida si e’ informata e per arrivare all’albergo basta prendere un trenino (Airport express), che ci portera’ direttamente a una fermata di metro dall’albergo, peccato che non lo riusciamo a trovare, anche per i consigli di un tedesco molto gentile ma contro il trenino,  e glissiamo verso la metro, ne prenderemo 5 , con tempi di attesa di al massimo 5 minuti, ma ci spiegheranno poi che per la neve che sta cadendo i trasporti sono un po’ in crisi… facciamo finta di essere delusi da questi tempi di attesa…

Viaggeremo poi con una tessera valida 72 ora per le zona A e B, al costo di 25 euro.

Arriviamo all’albergo il Best Western zona Spittelmarkt situato a nemmeno 100 metri dalla fermata di una delle svariate linee della metro, e anche in questo la nostra guida ha fatto il suo dovere alla grande, veramente un posto logisticamente ben collocato. Siamo tre coppie, Jacopo e’ rimasto a casa con i nonni, e si sente la sua mancanza.

Ci sistemiamo in hotel e partiamo verso la nostra cena, la prima uscita berlinese e’ nella zona della Chiesa di San Nicola, un quartiere molto carino gia’ con le luci natalizie, e la neve a contorno fa divenire il tutto molto suggestivo. Ci siamo ora attrezzati per il freddo e l’unica cosa che si vede sono i nostri occhi. Dopo aver girato vari localini, finiamo per decidere per Kartoffelhous, un tipico ristorantino tedesco per turisti, arredato molto old vintage e per la cui ospitalita’ non garantiamo, ma si mangia discretamente bene. Vi lascio le foto di qualche piatto.

Torniamo in albergo per riposarci, domani l’appuntamento e’ alle 9 a colazione.

3 dicembre

Colazione tedesca, ci mancherebbe altro, 9 euro a persona in hotel. Anche qui le foto sono meglio di ogni altro commento.

Si parte alla scoperta della citta’. C’e’ la neve, tanta, ma ogni marciapiede e’ stato alla meglio ripulito e cosparso di sale per evitare che si formi il ghiaccio, il solo pensiero che da noi appena piove tutto va in tilt mi lascia basito.

Prima meta la Sinagoga piu’ grande del mondo, oggi divenuta solo un luogo espositivo e commemorativo. Per entrare si deve passare dal metal detector, ci fanno spogliare peggio che all’aereoporto (pessimo), 3 euro per visitare la sinagoga.

Peccato che di sinagoga nemmeno l’ombra perche’ quasi totalmente distrutta e quel poco che e’ rimasto e’ giustamente dedicato al solo culto, i 3 euro sono per visitare la cupola, a saperlo, non si possono nemmeno fare fotografie. Piccolo giro per il quartiere ebraico, ma nulla di significativo, incontriamo una scolaresca che sta andando a giocare nel parco, e non a pallone, ma con lo slittino…

Ripartiamo in direzione Porta di Brandeburgo, simbolo di Berlino rimessa a nuovo dopo anni di restauro, veramente imponente e rappresentativa. La piazza  (Pariser Platz) e’ gia pronta per il Natale, con il suo grande albero al centro, e ci sono anche i “gladiatori” berlinesi, due ragazzi che vestiti con le divise delle due vecchie Germanie arrotondando facendosi fotografare.

Passo successivo il Parlamento, il Reichstag, la casa della Merkel. Sappiamo di trovare la famosa cupola trasparente chiusa per problemi di sicurezza, ovviamente abbiamo deciso di partire quando al qaeda ha minacciato di colpire proprio Berlino, ma fa nulla. Anche qui monumento mastodontico, ma la cosa che mi ha colpito e’ l’assenza di forze dell’ordine in maniera ossessiva. Poche macchine, pochi poliziotti, almeno visibili.

Prima pausa “riscaldamento” allo Sturbuks qui in piazza Pariser. Il tempo di riscaldarci un po’ e ripartiamo alla volta del check point Charlie. Finiamo pero’ sulla Friedrichstrasse, nota via di shopping e ovviamente veniamo cooptati dalle vetrine, ma fortunatamente l’ora e’ tarda e si cerca un ristorante per mangiare qualcosa. Scegliamo la catena Maredo, e anche qui lascio commentare le foto, anche se un appunto sulla solita’ ospitalita’ lo devo fare.

Terminato il riscaldamento ci imbattiamo nel primo mercatino di Natale, GendarmenMarkt, che poi si rivelera’ il piu’ bello. Tantissima gente, tantissimi posti in cui mangiare di tutto, dal tedesco all’italiano, dolce, salato, lavori in legno, in ferro, insomma un mondo in cui immergersi nell’atmosfera natalizia. Inutile dire che non c’era un pezzettino di carta per terra (pensavo alla rosticceria fuori casa mia la domenica mattina)…

E dopo una ennesima sosta “riscaldamento” arriviamo anche al Check Point Charlie, punto di passaggio tra le due Berlino, con un museo  permanente sul Muro e sui tentativi di passaggio riusciti o meno. E’ ancora presente una copia fedele del casolare ove erano di guardia i soldati, e in un punto così storico sorge però un Mcdonald… che peccato.

Vista l’ora tarda e il freddo accumulato decidiamo di cenare nei pressi dell’albergo, avevamo infatti notato un pub proprio a pochi metri dal nostro hotel, peccato che la sorte abbia voluto che fosse un ristorante spagnolo Tapas y mas e ce lo siamo fatti andar più che bene, anche in questo caso lascio alle foto i commenti.

e quindi a nanna.

4 dicembre

Inizia come la giornata più fredda in assoluto, solita colazione calorica e riscaldante e si parte. Forse la visita più suggestiva, si va verso i resti del Muro.

Sarà stata la giornata uggiosissima, il clima, ma un posto che fa ricordare, ricordare anche a chi non c’è mai passato, un muro che ha diviso famiglie, futuro, persone, che ha fatto tanti morti, tante vittime, solo per la pazzia di uomini che nulla ha insegnato però ai governanti di oggi. Tanti murales, ma l’ultimo tra quelli che ho visto è quello che mi ha colpito maggiormente, riporta il Curriculum vitae del muro, per ogni anno ogni rosa rappresenta una vittima data dal tentativo di fuga.

Ripartiamo tutti un pò mesti, la tappa successiva è il Duomo e l’Altes Museum. Nemmeno a dirlo arriviamo in pochi minuti facendo un cambio di metro, ma veramente un attimo. Isola che racchiude 5 musei, paragonabile al Louvre di Parigi per valore artistico.

Pausa pranzo, e questa volta decidiamo di provare il tipico wurstel tedesco, e a proposito, crauti nemmeno a cercarli se ne trovano. Il famoso wurstel e crauti è solo una diceria, almeno in quel di Berlino. Cosi rientriamo in un mercatino di Natale nella famosa Alexandre Platz, ai piedi della torre della televisione, che in pratica è visibile da tutta la città e da un riferimento fisso, un tempo piazza d’armi e di mercato, oggi è molto cambiata e solo l’Orologia del tempo del mondo e la Fontana dell’amicizia ricordano i tempi della vecchia Germania, e anche qui qualche foto.

E nemmeno a cercare dell’acqua, solo vino caldo e birra…ma andiamo di corsa, abbiamo il giro in battello.

Nulla di specialissimo, vediamo infatti le stesse strade percorse a piedi con una prospettiva diversa, ma ci si rende conto della immensità degli spazi, del verde presente ovunque, insomma almeno il centro di questa megacittà è sicuramente molto differente da qualsiasi centro italiano.

Il tardo pomeriggio decidiamo di dedicarlo allo shopping e puntiamo al più grande Centro commerciale berlinese, il KaDeWe, 8 piani di tutto quello che si può desiderare, se cerchi qualcosa li sicuramente lo trovi. Prezzi non abbordabili,ma è una meta anche molto turistica, per cui c’era da aspettarselo. Piani interi dedicati ad abbigliamento, cibo, elettronica, insomma quello che avete magari vicino casa pensatelo triplicandolo.

All’uscita continuiamo per un pò su questa strada dello shopping, per poi decidere di ritornare nel quartiere dalla chiesa di San Nicola per la cena.

scegliamo questa volta Kartoffel Leube, sempre tedesco, anche qui non molto cortesi, ma abbiamo capito che è il loro modo di fare.

E ora tutti a nanna.

5 dicembre

Si parte alla volta di Spandau, quartiere sopravvisuto ai bombardamenti e rimasto ancora con costruzioni antiche, proprio a ricordare la cosa. Un vero viaggio in metro, quasi 15 fermate, viene su l’appisolamento… Anche qui troviamo il mercatino di Natale, molto ampio e che sfocia in un mercatino tradizionale appena girati gli angoli. Troviamo qui anche una pasticceria siciliana che ci offre un cannolo con della ricotta fresca proveniente dall’Italia…che sapori.

e ora di pranza, decidiamo di ritornare nel quartiere di San Nicola per vederlo di giorno, e così finiamo per mangiare presso il primo ristorante scelto.

terminato il giro per il quartiere decidiamo di andare a vedere uno dei posti più toccanti del viaggio, il Memoriale per gli Ebrei assassinati in Europa, 2700 steli di diversa altezza posate su una superficie in cui è possibile camminarci dentro, altezze diverse a seconda del punto d’osservazione. Arriviamo con il buio, ma nevica, la neve è posata su questi steli e addentrandosi il buio da spazio a una luce riflessa dalla neve, che fa apparire il tutto molto suggestivo. Non posso proferire parola sull’argomento, il solo pensiero di quanto oggi facciamo senza tenere presente la storia è raccapricciante.

Ripassiamo sotto la porta di Brandeburgo con la notte e mentre nevica, il tutto appare sempre più “storico”. Un caffè e un Maffin da Sturbucks e si torna in hotel, domani si parte.

6 dicembre

Si rientra a Napoli, stessa compagnia dell’andata, ma partiamo con 1 ora di ritardo, sarà un caso. Berlino, tanto freddo, tanta storia e tanta civiltà, per una città che ha solo vent’anni.

Questa la foto emblema del viaggio


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