Quando fai un colloquio di lavoro, di solito c’e’ sempre la domanda: quali sono I tuoi tre maggiori difetti?Ovviamente, quando mi e’ capitato, ho sempre risposto sicura “sono troppo precisa, arrive sempre troppo in anticipo e tendo a lavorare troppo”.
Il che e’ falso. Le mie tre “weaknesses” sono i mercatini di Natale, le caramelle gommose, e i draghi.Ovvero, queste sono le tre cose da cui sono ossessionata e che fanno passare ogni altro lavoro/cosa da fare in secondo piano. Fortunatamente, i mercatini di Natale ci sono solo a Natale e quindi non mi fanno perdere piu’ di tanto tempo e soldi, pure se poche cose mi danno gioia e mi rovinano il fegato come il gluwine.
Le caramelle gommose sono un tasto dolente, perche’ mi nutrirei solo di quelle. A volte vado al cinema solo perche’ ho voglia di comprare un chilo di caramelle gommose e succhiarle per due ore. Purtroppo non sono sicura che siano gluten free. Per ora ho trovato delle liquirizie senza glutine (mia vera ossessione), ma non so quante e quali caramelle posso mangiare. Potrei scoprirlo con un click su Google, ma la cosa mi farebbe soffrire cosi’ tanto che preferisco vivere un po’ nel mio limbo di ignoranza. I draghi sono bellissimi e ne vorrei tanto uno. LO SO che molto sostengono che non esistano. Ma io credo nell’esistenza dei draghi cosi’ come nell’eterosessualita’ di Ricky Martin. E, per prepararmi al fatto che un giorno avro’ un drago mio, indosso questa maglietta:
Viste le mie tre ossessioni, sono particolarmente attratta dall’Europa del nord. Quindi, visto che ora sono in Europa per un mese e mezzo, perche’ non approfittarne per combinare lavoro e piacere e fare dei giretti nel grigio del nord?
Cosi’, per prima cosa sono andata in Belgio. Proprio nel post lock-down. Io come spesso accenno ho un rapporto contraddittorio con il Belgio. Ci ho vissuto e ne sono scappata, ma ho tanti amici li’, mi piace l’architettura fiamminga, i cuberdon (che sono la versione 2.0 della caramella gommosa) e mi manca un po' stare nel cuore pulsante dell'Europa dove, se sei fortunata, incontri gente del calibro di Iva Zanicchi. Questa volta, pero’, mi aspettavo di trovarmi Bruxelles bloccata e piena di loschi figuri pronti a spararmi addosso.
Invece non ho mai trovato Bruxelles cosi’ bella. Ok, c’erano un manipolo di soldatini in mimetica con il fucile che stridevano un po’ con l’atmosfera di Natale. Ma il centro di Bruxelles e’ stato finalmente chiuso al traffico e ci sono le luci di Natale, I mercatini di Natale, la gente che mangia patatine fritte per strada. Non c’e’ puzza di pipi’. I belgi adorano fare pipi’ negli angoli (c’e’ pure un orinatoio sulla bellissima chiesa di St Cathrine), ma immagino che la presenza di militari in assetto da guerra ti faccia venire voglia di usare un bagno vero. Il centro di Bruxelles (boulevard Anspach, per la precisione) e’ solitamente pieno di loschi figuri che ti approcciano con frasi non esattamente da signorini. Ma, per lo stesso motivo di cui sopra, non ce n’era nessuno.Con questo non voglio inneggiare allo stato di polizia. Pero’ Bruxelles non era assolutamente sotto assedio, era bella. O almeno questa e’ l’impressione che mi ha dato.
Poi, me ne sono andata in giro per le Fiandre, ad Anversa e Leuven. Anversa e’ una citta’ bella, a partire dalla stazione:
Leuven e’ una deliziosa cittadina universitaria che, in due anni di vita belga, non avevo mai visitato. E qui direi shame on me, visto che il Belgio e’ grande come un gabinetto e ogni persona che ci abita puo’ visitarlo TUTTO investendo i soldi di una birra in biglietti del treno. A mia parziale discolpa, Bruxelles non pullula di gente che brama ad andare a fare una scampagnata a Leuven, e Leuven e’ adorabile ma non esattamente un polo d’attrazione di vita notturna.
Il mio secondo viaggio e’ stato a Colonia, con una capatina a Bochum. Di Bochum ho visto solo questo:
Poi, i mercatini di Natale di Colonia sono un nuovo livello di mercatini di Natale. Il passaggio dal mercatino tipico della citta’ italiana a quello di Colonia e’ un po’ come vedere il Rocky Horror Picture Show in teatro dopo averlo visto solo a casa. E’ come vedere la Tour Eiffel dal vivo dopo averla vista riprodotta a Las Vegas. E’ come mangiare il sushi a Tokyo dopo averlo mangiato nei ristoranti cinesi di Milano. E potrei continuare, eh.
A Colonia c’e’ anche una Cattedrale che mi e’ piaciuta molto. L'ho apprezzata perche’ e’ imponente e ti fa sentire piccolo e insignificante. A guardarla ho subito pensato che tutti dobbiamo morire. E’ il concetto di “valar morghulis” fatto edificio. E questo e’ un po’ quello che dovrebbe fare la religione, secondo me: darti questo sentimento di impotenza. Che non e’ un sentiment brutto, e’ piu’ che altro di accettazione.E poi soddisfa il mio lato piu' dark.
A quel punto, la cosa perfetta sarebbe stato se dalla Cattedrale fosse uscito un drago.
(Per inciso, il titolo del post l'ho preso da googletranslator, quindi sia mai che e' in realta' una bestemmia...)