Wendy Davis parla 13 ore contro legge antiaborto in Texas

Creato il 26 giugno 2013 da Retrò Online Magazine @retr_online

Attribution: EqualityTexas.

Wendy Davis è la nuova eroina degli Stati Uniti. La senatrice democratica ha parlato per quasi 13 ore senza mai sedersi (le regole non permettono che chi stia tenendo un discorso in senato possa sedersi , appoggiarsi al banco o interrompersi per mangiare o andare al bagno), riuscendo a fermare una legge che avrebbe portato nuove restrizioni sull’aborto tanto da causare la chiusura di tutte le cliniche specializzate del Texas.
La strategia di Wendy è stata semplice: il suo lungo discorso ha determinato un ritardo nell’inizio del voto che per ritenersi valido avrebbe dovuto concludersi entro la mezzanotte.
La senatrice ha iniziato il discorso chiedendo e chiedendosi “A che cosa serve questo disegno di legge? Potrebbe solo essere un desiderio di limitare alle donne l’accesso a una procedura d’aborto sicura, legale e costituzionalmente protetta?”
La sua maratona, cominciata alle 11.18 e conclusasi alle 22.03  ha creato un tale caos nel senato che per ristabilire l’ordine ci sono voluti parecchi minuti. A 15 minuti dalla mezzanotte si sono aperte le votazioni e alla conclusione di queste il Senato ha approvato la legge per 17 voti a 12; ma dopo un ora di polemiche sull’orario effettivo in cui si erano chiuse le votazioni il vicegovernatore David Dewhurst si è trovato costretto a dichiarare nullo il voto perchè conclusosi oltre i termini di scadenza.


Chi è Wendy Davis? – Probabilmente non tutti sanno che la senatrice del Texas sappia in prima persona cosa voglia dire essere una madre single. A soli 14 anni si dovette prendere cura dei suoi tre fratelli aiutando la madre single e a 19 anni divenne lei stessa una madre single. Questa difficile condizione non le ha però impedito di laurearsi alla scuola di legge di Harvard e intraprendere la sua carriera politica.
Diversi i campi in cui si batte personalmente anche finanziando diverse cause: dalla prevenzione del cancro alla protezione delle vittime di violenza sessuale fino alla trasparenza del governo.
Già nel 2011 con la sua tecnica ostruzionista ha avuto successo contro un piano che prevedeva un taglio di 5 miliardi alla scuola pubblica.

Articolo di Olga Anna Furchì


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