Controllando l'email, ieri pomeriggio, mi arriva l'ennesimo comunicato stampa: stavolta mi annunciano che è nata una nuova casa editrice. Pronta a cestinarlo, lo leggo, aspettandomi i deliri più straordinari. E invece il comunicato mi incuriosisce: si parla di un editore nativo digitale, che intende proporre eBook a basso costo. Per selezionare i primi titoli da pubblicare, indicono un concorso: "WePubYou!". Sempre più curiosa, entro nel loro sito, sperando di trovarmi di fronte un qualcosa di almeno decente (ma li avete visti i siti della maggior parte dei piccoli editori? Roba che neanche FrontPage riesce a produrre).
E, sorpresa! Il sito di WePub è magnifico: professionale, chiaro, accattivante e semplice. Scorro le pagine, mi leggo la loro presentazione:
L'editoria è il nostro pane quotidiano. L'editoria digitale è il nostro credo. WePub è la nostra scommessa. Una realtà nuova nel panorama dell'editoria italiana: una casa editrice nativa digitale che ambisce a creare il proprio catalogo tramite scouting diretto.
Niente mediazioni, niente limitazioni imposte dai costi della filiera o dalle mode del momento: il nostro obiettivo è proporre ai lettori storie di qualità a un prezzo accessibile.
Ormai entusiasta, passo al loro Manifesto, dove capitombolo definitivamente: sono una donna innamorata.
Pensiamo che scrivere non sia solo questione di talento naturale, ma anche di esercizio e allenamento.
[...]
WePub non è una casa editrice a pagamento. Pensiamo che una casa editrice non debba in nessun caso chiedere contributi economici ai propri autori, ma che debba scommettere su di loro, premiandone il talento.
[...]
Ci piace leggere, ci piace chi legge - perfino più di chi scrive. Ci interessano gli autori, e ci interessano i lettori: vogliamo sapere cosa scrivete, cosa leggete, cosa pensate di quello che avete letto o cosa vi piacerebbe leggere.
Come si fa a non rimanerne affascinati? WePub si presenta con grinta e determinazione, con le idee ben chiare e una freschezza più unica che rara nel settore, dove oramai i comunicati stampa sono stantii, le idee sono stantie, i siti web sono stantii e tristi. Certo, c'è da vedere cosa entrerà nel loro catalogo: ma Andrea Bongiorni e Maria De Toni non sembrano due personaggi che possano deludere le aspettative.
In attesa di fiondarmi sui loro eBook, vado a consumare il mio amore rimirando il loro sito.