Mi imbuco nella cappella del Luxor - una piccola stanza decorata con luci, stucchi e fiori posticci, qualche seduta per gli ospiti e per gli sposi - ma scoprono presto che sono solo una turista e mi fanno accomodare all'esterno.
Attendo l'uscita dell'ennesima sposa. Eccola, arriva!
Indossa un abito bianco di tessuto acrilico, ha una tiara di proporzioni gigantesche sui capelli neri e folti.
Che fa, barcolla? Forse è emozionata...
Esce per prima, lo sposo si trattiene qualche momento di più nella cappella. Lo sbircio: sta saldando il conto, mentre nell'altra mano ha una bottiglia di champagne aperta.
Lei torna indietro con passo incerto, afferra la bottiglia di champagne e beve a canna, poi si appoggia ad una colonna dorica in cartongesso: è completamente ubriaca!
Urla qualche frase sconnessa per richiamare lo sposo, e infine, da sola, si avvia verso l'uscita dell'hotel.
Che scena romantica! Indimenticabile!
What happens in Vegas stays in Vegas, dicono da quelle parti. Beh, io non ce l'ho fatta a non raccontarvelo!