E’ questa sicuramente una delle prime frasi che impariamo in inglese, almeno per quanto riguarda il contesto scolastico. Frase utilissima per l’insegnante che deve appunto imparare i nomi dei propri alunni, ma anche per gli alunni di un corso per adulti, per esempio, dove i nuovi iscritti devono in qualche modo imparare a conoscersi. Da qualche parte bisogna pur cominciare!
Peccato che nel mondo reale questa frase venga utilizzata così poco, almeno nel mondo degli adulti… Devo purtroppo darvi la brutta notizia che “What’s your name?” è una domanda che viene pronunciata soprattutto dai bambini (e neanche dagli adolescenti). Una frase così diretta infatti viene usata poco dagli adulti che tendono ad usare altre strategie.
E’ naturale in fase di presentazione pronunciare il proprio nome con un semplice “I’m Giovanni!” (e neanche con “My name is…”), o anche in modo più formale con il nome e cognome e la stretta di mano (non obbligatorio). Se dovete chiedere il nome ad una persona provate con “And your name is…?” oppure “And you are….?”. I più esperti potrebbero anche provare con “I’m sorry, I don’t know your name” – un modo molto British per fare pronunciare il proprio nome al nostro nuovo conoscente. Persino un pubblico ufficiale ci direbbe “Your name please” abbreviando il più complesso “May I have your name please?”, magari tenendo il più diretto “What’s your name?” per quelli che non capiscono le domande più velate dopo tre o quattro tentativi.
Se proprio dovete usare “What’s your name?” ricordatevi che questo tipo di domanda in inglese viene pronunciata con l’intonazione calante. Viceversa l’intonazione crescente rivelerebbe subito le vostre origini italiche. Per perfezionare questa tecnica (preferibilmente da soli davanti allo specchio) cominciate a pronunciare la frase in piedi per poi finirla seduti. Funziona alla grande – con i bambini.