Eccoci, siamo qua a raccontare il nostro Wheel End.Questa volta lo dividerò in giornate, un resoconto per ogni girono.Come si conviene, partiamo dalla partenza.Questo Coolingsta Tour ha avuto mille vicissitudini e mille problemi, defezioni, modifiche, cambi data, insomma, un parto faticoso. Solo la grande voglia di andare non ci ha fatto gettare la spugna.Come per ogni viaggio, partiamo dalla partenza.
Decidiamo di mangiare a Città di Castello, cerchiamo un po’ e alla fine finiamo in un posto chiamato “il Fiorentino” (Vd Post sull’esperienza).Ripartiamo soddisfatti e con arroganza guardiamo il cielo ormai completamente sgombero di nubi.Prossima destinazione Bocca Seriola. Facciamo il pieno e ci muoviamo.Lungo la strada incrociamo un tipo con una moto stesa che è diretto sulla Bocca seriola e ci fa strada dentro la città.La Bocca Seriola è divertente, l’asfalto non sempre perfetto ma accettabile, belle curve, bel panorama. Alla fine siamo divisi, non sappiamo dire all’unanimità quale delle due bocche preferiamo, anche per l’impraticabilità della Trabaria.Io salgo senza problemi in cima, arrivo per primo e quindi non vengo sverniciato da un idiota con un’Aprilia che invece si diverte a fare “Il figo del quartiere”. Un messaggio da parte di tutti noi: speriamo che tu ti diverta così, noi non ci divertiamo quindi lasciaci stare, è meglio.Comunque, il valico pare un ritrovo di moto datate e di veneti, devono aver organizzato una gita.Ci fermiamo il tempo di un paio di foto e poi scendiamo fino ad Apecchio, prima di girare le moto e dirigerci fino a Cortona, nostro campo base. La strada che ci porta a Cortona potrebbe tranquillamente rientrare fra le strade disinvolte, un po’ stretta, immersa in un bosco, belle curve e pochissima gente.
Ci divertiamo e impegniamo così tanto che a 10 km da Cortona siamo costretti a fermarci per rifiatare, mangiare due barrette al sesamo, fare quattro gocce e godere un attimo della giornata. Siamo stanchi, la partenza è stata un po’ cupa, Charley è eroico fra tosse, stanchezza, raffreddore e postumi dello stato influenzale ma come tutti noi adesso sorride e si vede che dentro stiamo godendo.Una prima giornata quasi conclusa, ritmi da passeggio, siamo MdT, ma comunque belle strade, paesaggi come solo l’Italia può regalare, cibo notevole e solite battute e cazzate fra amici.Rimettiamo in carreggiata le moto e ci dirigiamo verso Cortona, l’ultima fatica sarà districarsi per entrare in un garage su una via molto inclinata e portare la borse nella nostra quadrupla.
L’albergo è antico, molto bello e la nostra stanza è perfetta, sembra di essere in gita in un campo scuola: vecchie mura, vecchi letti ma comodissimi, quattro in una stanza accampati.Doccia e poi in giro a piedi per cercare da mangiare.Finiamo in un locale abbastanza carino dove mangiamo “sanza infamia e sanza lode” ma siamo stanchi va’ benissimo così, per oggi.La giornata volge al termine con una passeggiata digestiva ed alcune foto. Il meteo per l’indomani prevede ancora brutto tempo. Scrutiamo il cielo e speriamo, comunque per ora dobbiamo solo dormire, il primo girono è stato più bello di quel che pensassimo e non solo come meteo.