Wheel End III - Secondo giorno

Da Motociclistidatavola
Wheel end giorno due.
La mia sveglia biologica mi tira giù dal letto alle 6.30, i miei compari dormono. Un occhio al lucernaio, luce e nessun rumore di pioggia. Evvai.

Pian piano ci svegliamo tutti, Chalrey il più provato dagli strascichi dell’influenza. Ci prepariamo, colazione a buffet (ingenui quelli dell’hotel a proporre colazione a buffet a noi quattro cavallette) e poi in moto, destinazione Trasimeno e altro. All’uscita la ragazza alla reception ci chiede se andiamo a prendere un po’ d’acqua e con un gesto sincrono delle mani in direzione dei genitali le facciamo capire che certe cose non le deve neppure pensare.
Il primo tratto è di puro trasferimento, uno dei pochi del viaggio, fino a Castiglion del Lago per foto di rito con veduta del lago e poi dritti fino ad Orvieto.

La strada è ancor abbastanza noiosa fino a Ficulle nei cui dintorni invece diventa già interessante. Caffè ad Orvieto e poi nuovamente in sella direzione Todi, per percorrere una strada che conoscevamo essere interessante. Un mio errore ad un incrocio in realtà ci porta parzialmente fuori rotta ma ricongiungerci ci permette di vedere una diga e di passeggiare in pieno sole su strade deserte e divertenti, per quanto abbastanza strette.

Ritorniamo nella nostra strada Orvieto-Todi e fino al momento del pranzo è puro divertimento. Arriviamo stremati ma con molto godimento nelle vene.
Todi ci mette nuovamente alla prova con i suoi gradini e col caldo, ancora una giornata di bellissimo tempo, alla faccia della reception.
Giriamo un po’ e alla fine finiamo in una piccola trattoria gestita da una signora a dir poco particolare. Il pranzo è ancora senza infamia e senza lode ma il personaggio merita. Scorbutica e rude come un montanaro, è divertente vedere come quasi maltratta alcuni clienti (due fuggiranno pure). Noi ce la caviamo seguendo i suoi consigli, alla fine la carne non era neppure male.

Caffè in piazza a Todi e ultime battute sulla MotoGP e poi si decide che fare.

L’idea originaria era di andare fino al Monte Subasio e tale resta. La strada è divertente senza essere complicata, i panorami impagabili. Arrivando verso Spello si scorge l’imponente Subasio e, sulla sinistra Assisi.

Saliamo un po’ ma presto la strada diventa ghiaino e salire diventa poco divertente. Arriviamo ad un rifugio in uno spiazzo e sentendo con quattro ragazzini locali capiamo che “fare il giro” non ci sarà possibile. Peccato, non conquisteremo il Monte Subasio ma ci siamo andati vicini.
Giriamo le moto e scendiamo sulle uova, attenti ad ogni tornante a sentire minimi cedimenti di aderenza. A quel punto abbiam bisogno di roba facile e allora via veloci fino a Perugia dove, ahinoi, saluteremo il Divoratore che rientrerà a Ravenna anzitempo.


Ci dispiace e ci mancherà ma capiamo la sua necessità e l’esserci comunque stato è un regalo di cui lo ringrazierò a lungo.
Noi torniamo a Cortona, sole in faccia e strada divertente. Il ritmo è ancor più da passeggio per via della stanchezza, anche oggi abbiam fatto circa 320 km e siamo fuori da 10 ore.
Torniamo a Cortona e Charley ci spinge a far due passi prima della doccia e della cena. Cortona è animata, è veramente bella. Ci fermiamo per una birra ed un brindisi all’amico che è già rientrato.
Cazzeggiamo fin dopo le venti e torniamo in albergo per la doccia.
Usciamo e finiamo a mangiare al Funflus (http://motociclistidatavola.blogspot.com/2011/05/funflus-cortona.html) con grande soddisfazione. Altri due passi per una città rianimata, rispetto alla desolazione del giorno prima, e poi in branda.
E’ tardi, siamo stanchi nel fisico ma pieni di soddisfazione, per ora son 620km molto divertenti, tempo splendido e divertimento.
Domani è già l’ultimo giorno, ci godremo anche questo.

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