Ho sognato che io con un certo numero di persone chiamati amici vivevamo in questa mia casa prigionieri di mia nonna. Mia nonna è già da un po’ che dorme dorme sulla collina quindi la cosa in sé si presentava già di base come inverosimile. Per quanto da mia nonna, non dico sul serio ma quantomeno da un punto di vista iconografico, uscite da strega del bosco tipo imprigionare la gente uno se le poteva anche aspettare.
Quindi ci teneva più o meno velatamente prigionieri, ma noi non ce la prendevamo tanto a male. Diciamo piuttosto che ci siamo un attimo inquietati quando intorno alla casa hanno inziato a muoversi dei nostri doppioni e non si capiva più bene chi era chi e se c’entravano delle cose coi fantasmi o le visioni premorte.
Io devo averlo già scritto qui in giro da qualche parte che gli incubi-paura per me sono ancora quelli coi mostri. Non lo so dove, ma penso che se cercate la parola chiave Messico lo trovate, non sto qua a linkare, figurati se linko la mattina di capodanno è già tanto che faccio due cose alla volta scrivere e respirare. Quello che ai tempi mi sa che non avevo specificato è che in questi incubi generalmente i mostri prima di diventare mostri sono parenti, soprattutto parenti stretti. E se sogno che sono precisamente in questa casa che con tutto il rispetto è un po’ la casa di Zio Tibia io già lo so da subito che finisce in tragedia. Quindi a rigor di logica a trovarmi qua prigioniera di mia nonna morta con le visioni dei miei doppioni sarebbe dovuto essere il peggio incubo della storia degli incubi. Invece era proprio una situazione tranquilla, si parlava anche piacevolmente. Quindi non lo so se poi loro d’accordo, però quegli altri nel caso mi sa che me li porto dietro più spesso.