Neanche il tempo di godermi il primo sole, battezzato con ben 250 km in bici in una settimana che gia' devo pensare al 12 ottobre. La Gara.
Ogni triathleta del mondo, anche negandolo sotto tortura, ci fa un pensiero. L'Ironman World Championship rappresenta la Gara. Lo Scopo per cui fai questo sport. Lontana e praticamente irragiungibile per persone normali, rappresenta il Sogno di una vita.
A Kona, ogni anno la seconda domenica di ottobre si sfidano i migliori al mondo nel triathlon, pro e amatori. Quasi tutti i partecipanti hanno il prezioso pettorale solo per averlo conquistato meritatamente, per aver vinto o essere arrivato molto in su nella classifica della propria categoria in una gara Ironman.
Tutti gli altri sognano. E nella migliore tradizione americana la WTC (che gestisce il marchio "Mdot") tiene vivo questo Sogno regalando a 100 fortunatissimi estratti nella Lottery Program un pettorale. Chiunque puo' partecipare, a questa lotteria. Io ci provo da 11 anni. Ovviamente senza fortuna.
Tre pettorali vengono anche venduti per beneficenza all'asta su Ebay.com. Qua e' una questione di soldi. L'anno scorso un pettorale ha toccato i 40 mila dollari.
Da due anni (visto che comunque e' nata una concorrenza agguerrita e i partecipanti sono calati) la WTC ha pensato di regalare il Sogno anche ai "fedelissimi". Coloro, cioe', che rispondendo a quattro condizioni (avere finito 12 Ironman interi e Mdot, almeno uno nei due anni precedenti la Lotteria, essere iscirtto ad un evento dell'anno incorso e -ovviamente- non essere mai andato a Kona), possono accedere alla Legacy Lottery, altri 100 pettorali con cui partecipare all'Evento.
L'anno scorso non ho potuto partecipare perche non avevo una condizione (nel 2010 non avevo fatto Ironman, ma solo un 70.3 e dopo una fitta corrispondenza mi e' stato negato il diritto a parteciparvi) e ho potuto vedere gli amici Amedeo, Fink e Pierluca godersi l'Evento.
Forse e' stato giusto cosi', io che sono un po' cabalistico, preferisco quest'anno che festeggio 50 anni di vita, 10 anni di triathlon, 15 di matrimonio, e probabilmente ci andro' con 15 Ironman finiti. Insomma, l'anno perfetto.
Dopo questo momento di autocelebrazione (ho avuto certamente fortuna ad essere stato estratto, ma io a 14 Ironman ci sono arrivato in fondo davvero!) ritorno sulla terra (perche' comunque ho gare prima): finalmente e' arrivata primavera e i primi giri in bici si allungano. Non solo ma bisogna che rimetta a posto il peso, se non voglio fare l'Ironman cannone. Martedi scorso bel giro di pianura con Claudia (donna bionica), ripetuto giovedi in compagnia di Angela 8altra donna bionica) e Giovanni, fresco finisher al Giro delle Fiandre amatori.
Nel mezzo, mercoledi, un po' di corsa, 50 minuti con parecchi esercizi per nascondere la pocoa voglia che ho.Ancora nuoto lunedi, ma non giovedi, come si e' visto dal post precedente funestato dalla perdita di Topazio, la prima gatta presa da me e Carla (praticamente e' coetanea del nostro amore) cui abbiamo dovuto mettere fine alle sofferenze.
Sono stati venti anni splendidi, come ogni "gattaro" sa, ciascun gatto ha proprie uniche caratteristiche e non le elenchero' qua, perche' sarebbero comunque tante. Tuttavia la vita prosegue e venerdi siamo andati a Riccione, per goderci il tepore primaverile e una Riccione tranquilla.
Nel mio caso anche per ripetere il giro in bici del Challenge, che continuo a sognare di notte (come incubo) in compagnia di Jacopo e Piergiorgio, la cui gamba e' certamernte piu' forte della mia (e ci vuole poco). Stavolta ho usato la Trek, e mi pare che l'assetto sia certamente migliore che non con la Cervelo.
Dopo, il fantozziano tentativo di far provare la muta a Piergiorgio, ma per l'acqua gelida abbiamo resistito 2 minuti (due).