Allontaniamoci dai disastri dai terremoti inconcludenti perché il castigo di dio non è durato abbastanza. Quali peccati abbiamo commesso? Vogliono benedirci con gli tsunami e le gocce di pioggia che sciolgono le foglie. Fuggiamo su altre lune giganti, aggrappiamoci a tutte le stelle che riusciamo a vedere. Ma dici che non è il caso, devi tornare a raccontare qualcosa a qualcuno. Non preoccuparti: riuscirò a disegnare ad uno ad uno i tuoi capelli un altro giorno. Magari lontano dai caccia che stuprano le poesie e dalle urla dei bambini in mare.
Perché la luna non esiste, non esiste il tuo sonno e il mio sonno. Non esisti tu e la tua pelle trasparente.
Vorrei affiggere le fotografie delle tue labbra agli angoli di tutte le strade di tutti i quartieri della mia città. Così non mi sentirei mai da solo e la polizia non mi fermerebbe per l’ennesima volta.
Guardiamo la luna stasera. Hanno detto che sarà più grande e più luminosa. Ma tu ti sei già addormentata. E io prendo appunti nel buio, mentre troviamo parcheggio e le stelle spaccano i finestrini.
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