La Houston, qui anche in vesti di produttrice esecutiva, non è la protagonista ma interpreta Emma, la madre di tre sorelle che vogliono diventano famose contro il suo volere; cantante anche lei, ma solo in un coro gospel della chiesa locale, non nutre speranza nel successo delle tre figlie, che non vorrebbe subissero umiliazioni come lei in passato. In questi giorni Hollywood vuole celebrare la cantante non solo con l’uscita dell’ultimo film, ma anche con una mostra al Grammy Museum di Downtown Los Angeles.
Nella mostra saranno esposti i cimeli, gli abiti, le fotografie e i video di proprietà della famiglia, oltre che i premi vinti dalla cantante, compresi i sei Grammy, ottenuti nel corso della sua splendida carriera. Certo questo non è l’unico caso di film usciti dopo la morte di un attore che recitava nel cast, basti pensare a James Dean, che morì tragicamente in un incidente stradale poco prima dell’uscita de “Il gigante”. Proprio Dean fu il primo attore a ricevere una nomination postuma agli Oscar, cosa che poi successe anche a Massimo Troisi per “Il postino” e a Heath Ledger, per la sua interpretazione del Joker nel film “Il cavaliere oscuro”. Per non parlare poi del tragico destino che ha accomunato Bruce Lee e il figlio Brandon; il padre morì nel 1973, prima dell’uscita del film “Enter the Dragon”, mentre Brandon morì vent’anni dopo, prima dell’uscita de “Il Corvo”.