Iniziamo la settimana con dei dolcetti che mi hanno subito conquistata appena li ho visti girare in rete. Sto parlando dei Whoopie Pies. Trattasi di due biscotti tondi (di circa 8 cm di diametro), molto soffici (più simili a una torta che a un vero e proprio biscotto di cui hanno solo la forma) al cacao, riempiti con un frosting dolce al formaggio o con una crema di marshmallow, ma anche con burro d’arachidi e con altre farce più o meno originali secondo la fantasia del momento.
Curiosità: chi ha inventato questi deliziosi dolci? Ci sono due stati negli USA che si vantano di averli inventati: il Pennsylvania e il Maine. Il Pennsylvania attribuisce l’invenzione alla sua lunga tradizione di origine Amish e tedesca, in particolare nel Lancaster County. Gli Amish hanno da sempre fatto i whoopie pies (anche chiamati Gob). Secondo la leggenda le donne gli facevano con li avanzi di pasta di dolce, e poi li riempivano con una crema cosicché fossero più facili per i loro mariti da portare con sé a lavoro per il pranzo. Quando gli uomini aprivano il fagotto, esclamavano “whoopie”, un’esclamazione di felicità (tipo hurrà, viva!). Tutti gli anni a settembre si celebrano i whoopie pies al Whoopie Pie Festival, quando viene anche eletta la regina dei whoopie pies. Lo stato del Maine invece l’anno scorso ha proposto un disegno legge con la quale si dichiara che il whoopie pie è il dessert ufficiale del Maine! A questo proposito il Lancaster County in Pennsylvania si sta opponendo con una petizione. La legge non è passata con quel nome, ma è stata rivisitata, comunque oggi il whoopie pie è il dolcetto (non dessert) ufficiale del Maine. Qui i whoopie pies si trovano praticamente ovunque, nei supermercati, nei ristoranti e ovviamente nelle pasticcerie. Non si sa però quale è l’origine della loro storia nel Maine, si sa solamente che sono stati fatti lì da generazioni. Anche nel Maine si festeggia con il whoopie pie festival, durante il quale è possibile partecipare alla gara per chi riesce a mangiare più whoopie pies oppure al contest per il miglior whoopie pie sia nella categoria “tradizionali” che nella categoria “originali”. (tratto dal blog Parole di zucchero)
Whoopie Pies dal blog Misya
Ingredienti per 20 whoopie pies
125 gr di burro
170 gr di zucchero
1 uovo
250 gr di farina
50 gr di cacao amaro
1 cucchiaino di lievito per dolci
180 ml di latticello
1 cucchiaio di essenza di vaniglia
1 pizzico di bicarbonato
Ingredienti per il frosting al formaggio
350 gr di formaggio fresco
5 cucchiai di zucchero a velo
1 cucchiai di essenza di vaniglia
Preparazione
Preriscaldare il forno a 190°. In una ciotola mescolate la farina con il cacao, il lievito e il bicarbonato. In un’ampia ciotola lavorate il burro con lo zucchero, quando avrete ottenuto una crema, aggiungete l’uovo. Aggiungere metà del mix di farina e cacao alternandolo con il latticello a cui avrete aggiunto l’essenza di vaniglia. Lavorate l’impasto fino a che sia liscio ed omogeneo. Con l’attrezzo per fare palline di gelato o con 2 cucchiaini, fare delle palline di impasto da mettere su una teglia, ricoperta di carta forno, avendo dura di distanziarle le une dalle altre perché durante la cottura si allargheranno molto. Levigare con le dita umide la superficie dei whoopie per renderela liscia avendo cura di non appiattirle ma lasciare un monticello centrale di impasto. Cuocere in forno già caldo a 190 per 10 minuti. Una volta cotti lasciateli 5 minuti sulla teglia ad assestarsi, poi sollevateli delicatamente, metteteli su una gratella e lasciateli raffreddare completamente. Preparate ora il frosting al formaggio lavorando quest’ultimo con lo zucchero a velo e l’essenza di vaniglia. Mettete il frosting in una siringa per dolci e farcite sulla parte piatta di un biscotto. Coprite con la parte piatta di un altro biscotto. Continuate così fino a terminare gli ingredienti. Servire subito con una spolverata di zucchero a velo, oppure conservarli in frigorifero e tirarli fuori una ventina di minuti prima di servirli per ammorbidire il frosting.
Abbinamento consigliato: lo ripeterò sino alla noia che quando ci troviamo davanti a portate dolci come i dessert, l’abbinamento deve avvenire per concordanza. Oggi andiamo in Veneto e vi propongo un vino molto particolare: il Torcolato di Breganze. Per produrre questo vino le uve vengono raccolte ben mature, e vengono poi fatte appassire per qualche mese in grappoli appesi e annodati (detti torcolati, da cui il vino prende appunto il nome). Il Torcolato presenta un colore giallo dorato con forti sfumature ambrate, al naso ha sentori ricchi e persistenti dove spiccano i fiori d’arancio, l’uvetta sultanina, l’ananas, frutta esotica molto matura, frutta cotta, note di mandorla, miele e spezie. In bocca risulta estremamente morbido e vellutato, dolce ma non stucchevole, con piacevoli sensazioni di sapidità e di freschezza, ben strutturato ed equilibrato e di grande persistenza aromatica.
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