2008
Per quelli che, come me, a 21 anni suonati non potranno mai ambire ad avere la magnifica zazzera di Corbin Bleu, il mitico co-protagonista della sensazionale trilogia di High School Musical, un disco chiamato "Alopecia" può forse intimorire un po'. Ma superato lo scoglio di tristi presagi tricologici avrete fra le orecchie uno dei migliori dischi del decennio scorso ad opera di Yoni Wolf, già presente nell'ormai estinto progetto cLOUDDEAD, magnifico esperimento riuscito di hip-hop avanguardistico. Questo terzo album dei Why? riprende un po' di quello strano modo di intendere il rap ma lo trasla in una formula più pop di "cantato-parlato" alla Beck, con testi stramboidi e basi suonate con melodie a dir poco brillanti. Qualche critico più autorevole di me magari vi dirà che il suo disco migliore non è questo ma il precedente "Elephant Eyelash": bè, non è vero.Quando lo ascoltai la prima volta mi esaltai non poco perché era il primo disco americano in cui era contenuta la parola "euro", nel senso della moneta. Con gli ascolti successivi, poi, imparai ad amare il riff di basso di "The Hollows", i vortici pianistici "Song of The Sad Assassin", la monetina che ritmicamente sbatte su un tavolo in "The Vowels Pt.2", l'incedere ubriaco di "Brook & Waxing" ma soprattutto gli efficacissimi ritornelli che non risparmiano nessun pezzo, da singhiozzare a squarciagola. Pubblicato dalla Anticon, imperdibile etichetta specializzata in rap insolito, "Alopecia" è un disco cerebrale da un lato e spensierato da un altro: se non siete stanchi di stupirvi e di canticchiare (da soli probabilmente) parole strambe come "the machinery of your throat" o "perfect scandinavian feet".Da strapparsi i capelli.
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