E così: così è arrivato l'inverno. Con le collant calde, con il forno acceso, con le 4 o forse 5 coperte sul letto. Io vado a prendere lo scatolone pieno di decorazioni natalizie e l'albero lo faccio martedì.
E così è arrivato l'inverno e noi stiamo aspettando la neve: come cantano i Coldplay, quando stai ancora aspettando la neve, non sembra che sia già Natale?
Io mangio sushi sfizioso fatto apposta per me da Hiro e mi perdo in movimenti di rami secchi davanti alla mia finestra.
Mi piace partecipare al cambio di luce. Un attimo è buio. Un attimo è pioggia. Un attimo ed è un tè caldo che sospende i pensieri in una virgola, tra una mail scritta frettolosa e uno scudo invisibile per parare colpi.
Mi piace pensare che oggi uscirò dall'ufficio, troverò un rossetto color cranberry, magari già una ghirlanda che sa di abete e mi perderò a mangiare zucca al forno, che noi i draghi, le streghe e i brutti pensieri li scacciamo così, arrostendo zucche con spezie varie.
Questa settimana non è stata facile.
Anzi: questa settimana è stata la summa di grovigli difficili da risolvere e pensieri distratti.
Ed ho perso persino l'anello uguale alla mia amica del cuore, credo cucinando.
Io mi rifugio in belle fotografie di renne e di ricci, che sono un po' il mio shake the happiness. Penso alla fortuna di ciò che è stato fino ad ora, alle carezze delle mie amiche, e rimpiazzo la negatività con un segno "+", magari aggiungendo uno dei tanti asterischi che ci piace tanto e che possa rimandare con un fast forward a tempi migliori. *
Mi avvolgo in maglioni tartan e vado a bere con Chiara, Laura e Simona un mojito, mentre fuori ci sono pochi gradi e noi invece ricordiamo così questa estate che dovremo aspettare per un po', adesso.
Nel mentre è successo che ho cucinato delle tartellette meravigliose, così buone da essere commoventi.
Che voglio andare a farmi un nuovo tatuaggio.
Che parto per mercatini natalizi per un'altra avventura con QVC.
Che giovedì 28 novembre noi festeggiamo con Verger il Ringraziamento e cucina Gipsy. Gipsy come residente chef. Chi viene?
Che veramente il nuovo blog adesso è dietro l'angolo: online a brevissimo e consacra il sodalizio con una persona speciale.
Che mi sono messa lo smalto blu e mi sono infilata in un tutù taglia 8 anni.
Che settimana prossima l'unico impegno è stare con la mia famiglia.
Che amo accenndere i fiammiferi e ancora di più amo la scia di odore che lasciano dietro.
Che vivrei di mochi giapponesi. E pizza al salame piccante e brie.
Che voglio andare a sciare.
Che però penso alla mai isla bonita e al mio ultimo weekend lì, con i Supereroi del mio corazon - ovvero i miei migliori amici.
Che che che.
Che alla fine a me piace l'inverno: per il sakè caldo, per il vino rosso, per le vellutate, per gli arrosti, per il rosmarino in balcone pieno di neve, per le serate che partono da un aperitivo con una bottiglia buona si evolvono in cene e risotti last minute e abbracciano poi chiacchiere e confidenze di tarda notte. Per le canzoni che escono adesso, che anche se non vogliono sembrare natalizie, hanno rimandi a campanelli e ambienti caldi, e allora ti senti subito confortata dalle parole.
Che ci sono le foglie gialle e le pigne e io vorrei raccoglierle tutte.
Che accendo candele a iosa in giro per casa. Che faccio lunghi bagni caldi.
Che rincorro raggi di sole al mattino appena sveglia, quelli che si depositano sul pavimento freddo della cucina.
Tartellette di pasta brisè con creme fraiche, aneto e fichi caramellati.
1 rotolo di pasta brisèfichi disidratatirum di buona qualitàcreme fraicheaneto frescozucchero
Mettete i fichi dentro una pentola antiaderente con del rum, un po' d'acqua e almeno 6 cucchiai abbondanti di zucchero. Accendete il fuoco e fiamma moderata e lasciate caramellare.Nel mentre tagliare la pasta brisè a rettangoli, e infornare a 180°C per circa 10 minuti.Per la composizione: sulla tartelletta, un cucchiaio di creme fraiche, un po' di aneto e due fichi.
Christmas carousel.Mancano 32 notti a Natale.