A metà strada fra religione e filosofia di vita la Wicca è la nuova religione neo pagana che vive di precetti semplici votati al rispetto dell’ambiente e del prossimo. Una religione del buon senso, risposta alle richieste d’aiuto lanciate da Gaia.
E’ un pò come se a richiederlo sia stata Gaia, sottovoce come fa lei, eppure insistentemente. Fatto è che negli ultimi decenni le nuove religioni sono nate come funghi in un sottobosco culturale fatto di vecchiume ed ipocrisia.
E si sa bene, chi cerca trova e a cercare, la Wicca è la neo religione che prima di tutte si trova. Ampiamente diffusa, facilmente condivisibile, pretende oggi di scandire il tempo che corre come si faceva in un passato tramontato troppo rapidamente, con il ciclico rinnovarsi del sole e della luna. Affascinante. Ma quello che più suggestiona è il rispetto che la neo nata ha nei confronti dell’ambiente, torturato, violentato, gambizzato dall’evolversi della tecnologia e dall’imbarazzante e disordinata crescita umana. E’ quasi come se l’uomo non si rendesse conto di abitarla Gaia, o che a sporcarla troppo non ci saranno poi agenzie di pulizia che tengano. La dovremo passare in eredità ammalata e soprattutto arrabbiata.
Inquinamento eccessivo, scongelamenti polari, cambiamenti climatici, sono ferite che tardano a rimarginarsi e c’è chi giura che siano tutti da riconnettere alla pessima cura dell’ambiente che ci è stato dato da abitare temporaneamente.
Quella religione neopagana prosecutrice della vecchia tradizione misterica, continuazione dei culti esoterici medievali che più facilmente vengono detti stregoneria, potrebbe essere la risposta alla domanda d’aiuto tacita che la terra lancia. E la risposta giunge dalla Wicca non tanto come religione, quanto piuttosto come filosofia di vita.
La sua diffusione è stata capillare in buona parte dei continenti, trovando proseliti soprattutto in ambiente post-cristiano. Comunità Wicca sono oggi presenti soprattutto in America settentrionale e centrale, in Europa e Oceania anche se in minor grado, e solo a livello embrionale nell’Africa meridionale e nel mondo asiatico per un totale di 3 – 5 milioni di fedeli. Il numero orientativo oscilla notevolmente in assenza di stime ufficiali, ma da un idea della portata del fenomeno.
I praticanti della Wicca, gli wiccan,credono fermamente nell’opposizione tra due principi cosmici: la Dea e il Dio. La contrapposizione fra forze permette la creazione di un alchimia perfetta che altro non è se non equilibrio del mondo.
Concetto fondamentale è quello della Dea Triplice. Figura particolarmente evocativa, richiama il trascorrere delle stagioni e disegna la divinità femminile in forma di vergine, madre e vecchia. A questa visione associano quella di Dea come Luna nella sua fase crescente, piena e calante. E’ ovvia la ciclicità della rappresentazione, figurazione dell’esistere come in un cerchio che progressivamente e costantemente, nasce, cresce e muore senza conoscere interruzioni.
Risultato di questa ciclicità è la reincarnazione in cui tutti gli wiccan credono. La morte è semplicemente un passaggio, non uno status definitivo. A questa seguirà una nuova nascita.
La questione ambientale dunque è fortemente connessa all’etica wiccan. La natura è intesa come sacra, espressione più palese della divinità e della sua capacità riproduttiva. Va da se che rispettare l’ambiente e la natura che circonda il vivere di ciascuno corrisponde pienamente nel rispettare la madre dell’universo, la fecondità e la fertilità della Terra.
Alla Wicca si legano tendenze culturali a forte spinta ecologista quali l’ecopaganesimo corrente ambientalista che coinvolge grosso modo tutte le religioni neopagane figlie di una concezione panteista del cosmo.
Questa concezione particolarmente suggestiva fa della natura un tempio a tutti gli effetti all’interno del quale il contatto con il divino non è mediato ma diretto, senza la necessità di intermediari. E’ per questo che si viene a creare un fortissimo legame fra uomo, animali, piante ed esseri inanimati, propagazione comunque del divino.
Sorprende scoprire che una religione in apparenza tanto antica abbia fatto la propria comparsa solo nel 1954 quando Gerald Gardner ha dato alle stampe il suo Witchcraft Today.
Nel libro Gardner racconta la sua esperienza con il mondo magico. Iniziato da una congrega segreta che praticava la religione continuatrice della stregoneria medievale e che conteneva elementi di paganesimo e di preistorico culto della Dea Madre, in seguito Gardner avrebbe fondato una propria coven, il proprio gruppo di iniziati al culto.
La Wicca è descritta come sopravvivenza dell’antica religione matriarcale dell’Europa preistorica e Gardner racconta di essere entrato in possesso di questo bagaglio culturale grazie alla somma sacerdotessa che si faceva chiamare Vecchia Dorothy. L’identificazione della donna, seppure tentata più volte, resta ad oggi incerta tanto che molti hanno preferito intuire la figura come frutto della fantasia dell’ex funzionario britannico.
Le correnti che caratterizzano la religione Wicca oggi sono numerose data l’assenza di un’istituzione centralizzata. Il libro delle ombre, tomo religioso contenente tutti gli insegnamenti della dottrina gardneriana si diffuse rapidamente e divenne oggetto di numerose rivisitazioni e adattamenti. Nessuno scontro però fra le varie confessioni. E’ probabilmente l’assenza di una via unica a rendere i legami fra le molteplici correnti pacifici. Infondo a cambiare è spesso l’aspetto iconografico e rituale, di rado quello etico che si basa sul Rede, letteralmente il consiglio.
La regola principale da non violare è quella del fare ciò che si desidera, senza far male a nessuno. Il dettame custodisce in se il concetto di libertà e rispetto per gli altri spesso travisato e dimenticato da altre religioni.
Altra regola che ha stimolato la fantasia di numerosi autori televisivi è quella del Tre. Il concetto è semplice, ogni azione ritornerà triplicata nel bene o nel male. Un’esortazione al positivo molto vicina al detto popolare che racconta di chi semina vento che raccoglierà tempesta.
La liturgia che varia da corrente a corrente si presenta semplice. Il rito principale è quello dell’evocazione dei cinque guardiani custodi di altrettanti elementi, l’acqua, la terra, il fuoco, l’aria e lo spirito. Sono armonicamente abbinati alle cinque punte del pentacolo, icona largamente usata nelle religioni neopagane simbolo dell’universo e dell’eterno.
I rituali wiccan si svolgono tutti all’interno di un cerchio magico, icona di ciclicità. I più diffusi si tengono durante le occasioni più significative: i Sabbat, gli Esbat, i matrimoni e i battesimi.
Una religione del buon senso. Fatta di precetti semplici sui quali primeggia il rispetto per gli altri, ma soprattutto il rispetto per l’ambiente, di cui costituiamo parte integrante seppure in pochi sembra se ne siano accorti.
Claudia Zedda
Scritto per Periodico Italiano