Wiggins in versione Tour al Delfinato

Creato il 07 giugno 2012 da Olimpiazzurra Federicomilitello @olimpiazzurra

Se qualcuno avesse avuto ancora dei dubbi, oggi Bradley Wiggins li ha spazzati via: chi vorrà vincere il prossimo Tour de France dovrà fare i conti con il britannico, che oggi ha dominato la cronometro del Giro del Delfinato precedendo il Campione del Mondo della specialità Tony Martin. Il tedesco ha pagato 33’’ nei 53 chilometri da Villié-Morgon a Bourg-en-Bresse.
Il britannico ha costruito il proprio successo nella parte centrale di gara, dove nessuno è riuscito a tenere il suo ritmo. Nella parte finale, invece, è calato leggermente, cedendo 3’’ all’avversario. In ottica Tour questo successo è importantissimo, specialmente dal punto di vista psicologico. Wiggins si presenterà all’appuntamento con la consapevolezza di poter centrare il bersaglio grosso, mentre gli avversari saranno obbligati a forzare sulle montagne per staccarlo. Gli oltre 90km a crono del percorso di certo non aiutano gli scalatori e le poche salite presenti non possono di certo essere paragonate al Mortirolo: la Maglia Gialla a Parigi è tutto fuorché un'utopia. 

Seconda piazza, come detto, per Tony Martin, che si è espresso comunque su buoni livelli, tenendo una media superiore ai 50km/h. Anche il tedesco potrebbe essere inserito tra i pretendenti al podio grazie alle prove contro il tempo. Da verificare le prestazioni in salita, frangente di corsa dove lo scorso anno pagava troppo rispetto ai principali favoriti. 

Terzo gradino del podio per l’australiano Micheal Rogers, australiano del Team Sky e compagno di Wiggins, che ha terminato la propria prova a 1’20’’. Quinto il suo connazionale Cadel Evans che stava per essere raggiunto proprio da Wiggo negli ultimi chilometri. Il ritardo per lui è alto, 1’44’’, specialmente in ottica Grand Boucle. Quarta pizza per il francese Sylvain Chavanel. 

Non ha brillato neppure Vincenzo Nibali a oltre 3’ e mezzo dalla prima posizione. Non è il caso di allarmarsi per il ritardo del messinese che però deve riuscire a fare meglio se vuole veramente chiudere nella top 3 la Boucle. Lontanissimo dai primi Andy Schleck che, per dare un senso definitivo alla sua spedizione nel Delfinato, è stato anche vittima di una caduta. Insomma, se il buongiorno si vede dal mattino...  Gianluca Santo

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