(Wiki) SUNDAY POST. Silvio trema. Che diavolo ci fa con Putin?

Creato il 28 novembre 2010 da Massimoconsorti @massimoconsorti
Non c’è più alcun dubbio. Stasera alle 22,30 sapremo quello che gli americani pensano di Berlusconi. Le prime indiscrezioni dicono che gli analisti statunitensi non lo ritengono un politico affidabile: “Cambia idea continuamente – avrebbero scritto a Washington – un giorno dice una cosa e il giorno appresso un’altra. Spesso cambia idea più volte in un giorno. Impossibile stargli dietro”. Dopo aver compreso definitivamente che con il Cojonello Gheddafi non c’è alcun rapporto politico, né odore di trame terroristiche internazionali ma solo affari personali, gli americani si sono invece molto preoccupati dello strano rapporto fra Silvio e Vlady, l’ex agente del Kgb oggi saldamente al potere in Russia, finendo per convincersi che non sono solo il business televisivo e quello energetico a tenerli uniti ma che ci sono aspetti misteriosi che in questo momento sfuggono.Dopo aver incaricato due dei migliori agenti della Cia (fra i 37.443 presenti in Russia in questo momento), di nascondere delle cimici nella dacia di Putin in Siberia, gli uomini del dipartimento di stato americano si sono messi all’ascolto dei colloqui fra Silvio e Vlady sperando di capirci qualcosa. Le cimici sono entrate in funzione in occasione dell’ultima visita fatta dal vostro presidente del consiglio al presidente russo, quella che ha fatto chiedere agli americani come può un uomo di stato prendere l’aereo di stato per andare a fare una visita non di stato in un altro stato ad un altro statista senza finire sotto inchiesta. I “born in the USA” si sono risposti: “Boh!”. L’intercettazione ambientale, che ha corso il serio rischio di finire al “David Letterman Show”, è stato motivo di una approfondita analisi condotta da politologi della Columbia University, esperti di diritto internazionale di Harvard, psichiatri del Mit, andrologi del Massachusetts General Hospital, sessuologi della Santa Monica University ed esperti linguisti della Berkeley. Il risultato è stato un buco nell’acqua visto che nessuno dei luminari interpellati è riuscito a dare una precisa identità a Mohamed Esposito. Ma quello che è venuto fuori dalle intercettazioni è stato comunque ritenuto estremamente interessante soprattutto dai sessuologi e dagli andrologi, che si stanno ancora chiedendo come un ultrasettantenne possa darci dentro come fa Silvio. Le frasi poste sotto la lente d’ingrandimento degli esperti americani sono state: “Oh tovarish...oh tovarish...oh tovarish...” e “Я разделить на двеche gli interpreti  di Berkeley hanno tradotto con un “mi spacchi in due” che ha lasciato tutti interdetti fino a quando l’andrologo del MGH, dandosi un colpo in fronte ha detto: “Oh yes, Scapagnini pill’s”. La riunione degli scienziati americani si è conclusa con un grosso respiro di sollievo dopo aver appurato che il rapporto fra Putin e il vostro presidente del consiglio si può riassumere in un’unica parola: “pilu”.

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