Certo, anche in questo caso – come molto altro nei file pubblicati dal sito di Julian Assange – niente di nuovo: le carenze strutturali fra Calabria e Sicilia che fanno apparire come superfluo e inservibile il leggendario ponte sono ormai un classico della letteratura. E a ragione. Curioso, però, è l’interessamento delladiplomazia americana sulla faccenda.
Che non si ferma allo Stretto: è lo stesso console americano a valutare comescarso l’impegno della politica contro la mafia. ”Anche se le associazioni imprenditoriali, i gruppi di cittadini e la Chiesa, almeno in alcune aree, stanno dimostrando promettente impegno nella lotta alla criminalità organizzata, lo stesso non si può dire dei politici italiani, in particolare a livello nazionale” scriveTruhn in un cable del giugno 2008. ”Come ci ha ricordato Roberto Saviano, il tema è stato virtualmente assente dalla campagna elettorale di marzo-aprile“.
E ce n’è anche per l’Afghanistan, sotto la minaccia di missili iraniani puntati contro le province sotto il comando italiano, e sulla crisi siciliana fra Lombardo eBerlusconi, che “minaccia di rinviare un importante sistema di comunicazione satellitare della Marina statunitense“. Welcome back, WikiLeaks.