Wiko Bloom: la nostra recensione

Creato il 06 ottobre 2014 da Nextgenteam @nextgenteam10

Wiko Bloom: la nostra recensione
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Col passare dei mesi Wiko, azienda leader di telefonia mobile in Francia, ha saputo farsi largo tra i vari produttori grazie ai propri prodotti molto interessanti. Un esempio di questi è il Wiko Bloom, il quale si è fatto apprezzare per alcuni fattori, tra cui il prezzo e l’esperienza utente offerta a chi non cerca un dispositivo top di gamma, e odiare per altri, come il touchscreen non sempre reattivo e preciso.

Video Unboxing

Video Recensione

Design e Materiali

Wiko Bloom ha delle dimensioni di 138.5×71.5×9.35mm e un peso di 145 grammi che gli conferiscono una ottima portabilità, ed inoltre, la scocca in policarbonato ricoperta da uno strato gommoso permette di avere un ottimo touch and feel.

Hardware

Sotto il cofano di Wiko Bloom troviamo un processore quad-Core Mediatek MT6582 con frequenza a 1.3 GHz ed una GPU Mali 400MP. Per quanto riguarda invece la memoria abbiamo 1GB di RAM e 4GB di memoria interna espandibile tramite MicroSD fino a 32GB. Durante il suo utilizzo lo smartphone non presenta incertezze o rallentamenti, e, anche sotto sforzo risponde ottimamente nonostante sia un dispositivo di fascia medio-bassa. Il limite più grande è la capacità della ROM, la quale oltre ad essere di piccole dimensioni è per la gran parte occupata dalle applicazioni di sistema ma l’azienda francese ha saputo arginare il problema permettendo di installare le applicazioni anche sulla memoria esterna.

Software e Multimedia

A dire il vero sul lato software non c’è molto da dire. Il produttore francese ha deciso di sfruttare appieno l’esperienza offerta dalla versione stock di Android 4.4.2 KitKat modificando solamente il minimo indispensabile come ad esempio la tendina dei quick tiles. Interessante la possibilità di permettere all’utente di scelgliere quale runtime utilizzare, difatti, possiamo decidere se impostare la Dalvik o la ART.

Durante i giorni di utilizzo abbiamo ricevuto un aggiornamento software e, con grande sorpresa, abbiamo notato che Wiko non obbliga a scaricare tutto l’aggiornamento software. Se parte delle modifiche sono già installate lo smartphone andrà a downloadare solamente i file non ancora presenti (praticamente verrà scaricato solamente un delta) in modo da farci risparmiare tempo e MB se siamo sotto copertura 3G.

Sopra questo Wiko troviamo due browser, il classico Chrome e quello stock di Android (forse era meglio eliminarne uno), i quali non presentano lag durante il loro utilizzo ma l’esperienza multimediale viene resa estremamente fastidiosa a causa del brutto touchscreen che andremo ad analizzare successivamente. Lo stesso problema affligge anche la tastiera che di per sè non è per niente male in quanto stiamo parlando della TouchPal, keyboard che permette diverse personalizzazioni tra cui la scelta di alcuni temi e la possibilità di attivare sia la vibrazione che il suono alla pressione dei tasti.

Display

Nonostante Wiko Bloom presenti un display IPS LD da 4.7 pollici con risoluzione WVGA (800×480 pixel) e 217 ppi lo schermo è nitido e ben visibile anche sotto la luce diretta del sole. Quello che proprio non ci è piaciuto è stato il touchscreen, difatti questo manca di reattività e spesso e volentieri non memorizza le nostre scelte, per cui è necessario ri-tappare nuovamente. Inoltre sopra ai tasti soft touch vi è una zona (dell’altezza di circa 1cm) dove è quasi impossibile controllare lo smartphone in quanto questo risponde in modo del tutto casuale.

Fotocamera e Video

Il comparto fotografico mostra tutti i limiti di questo dispositivo. Il sensore anteriore da 2 megapixel permette di scattare fotografie adatte a delle semplici miniature come lo possono essere quelle dei profili di Facebook o WhatsApp mentre il sensore posteriore, che è da 5 megapixel con LED Flash ed autofocus, scatta fotografie sufficienti ma prive di un bel colore. Per quanto riguarda i video la fotocamera posteriore permette di girare buone riprese in Full HD (1920×1088 pixel).

Batteria

Se utilizzato come dispositivo secondario e con un uso medio la batteria da 2000mah ci permette di arrivare a fine giornata ma non appena il Bloom viene stressato maggiormente la batteria cala a picco, pertanto secondo noi, 500 o 600 mah in più non avrebbero fatto sicuramente male.

Conclusione

Wiko Bloom è soprannominato lo smartphone dei fiori in quanto è disponibile in 7 diverse varianti di colore, giallo, viola, fucsia, rosso, bianco, azzurro e nero, ed è acquistabile ad un prezzo di 129.99€. Per quanto riguarda la fascia di prezzo nella quale si posiziona questo prodotto si è saputo difendere molto bene dagli stress giornalieri a cui è stato sottoposto ed inoltre la possibilità di utilizzare due SIM ci è stata molto utile.

Galleria Fotografica

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