Will ti presento Will - Recensioni libro John Green e David Levithan

Creato il 10 aprile 2015 da Vercy
Dedico questa recensione a tutte le Vercy del mondo...
Si.
Dovevo proprio farlo.
Una bella recensione su questo libro spettacolare!
Comprato per leggere qualcosa di bello e fresco ed anche emozionante e mi ritrovo con un libro più che bello, più che fresco e, sopratutto, più che emozionante!
Ps. Alla riscossa con un nuovo libro di Green! *impugna la spada e inizia a fangirlare*.

Titolo: Will ti presento Will
Autori: John Green e David Levithan
Casa editrice: Piemme (edizione pickwik)
Titolo originale: Will Grayson, Will Grayson
Prezzo: Inestimabile *-*. (13.60 Qui e 8.41 Qui)
Piccola trama:
Una sera, nel più improbabile angolo di Chicago, due ragazzi di nome Will Grayson si incontrano. Dal momento in cui i loro mondi collidono, le vite dei due Will, già piuttosto complicate, prendono direzioni inaspettate, portandoli a scoprire cose completamente nuove sull'amicizia, l'amore e su loro stessi.
Scusate la fase post fangirling.
Questo libro ha sicuramente un carattere più fresco degli altri libri di Green. Ecco, parto sicuramente col dirvi questo!
Letto in appena due giorni o giù di lì questo libro lascia emozioni forti, ma con una certa dose di ottimismo di fronte alla vita.
Ed è fantastico.
Tutti i due Will sono belli e strutturati, ma quello che più rispecchia me, quello che sono, che provo, e le cose vere che dice è sicuramente il secondo.
Un Will strutturato al massimo.
Tutti e due devono superare cose difficili e cose che non mandano giù. Devono crescere. E maturare. E vivere. E sentire che tutto si sistemerà. Che tutto alla fine andrà per il meglio. Che l'amore, quello vero, esiste. E non fa solo da contorno, ma aiuta a crescere e ad essere più felici con sè stessi.
La storia ha preso delle sfumature del tutto diverse da quelle che mi aspettavo, ma la trama non è che dicesse grandi cose.
Non è che si incontrano cosi spesso.
I loro mondi prendono due pieghe diverse (?).
C'è solo una cosa che li accomuna più di tutto, ma non voglio fare spoiler ecc.
Tiny.
La copertina, comunque, fa un tantino schifo. Un tantino, eh.
Non rispecchia proprio quello che immagino siano i protagonisti. Forse il primo Will si, ma il secondo non penso sia proprio cosi o.o...O.O...
Sarebbe bella, se non fosse per il Will in giù che sorride amabile in quello di su che sorride amabile ecc.
NO.
La cosa che mi è più piaciuta del romanzo è sicuramente l'essere rimasti sè stessi.
Molte vote si legge di persone che crescono attraverso le varie esperienze ecc.
Loro però, più di tutto, hanno capito. Hanno capito ciò che non andava, quello che non sopportavano.
Hanno capito un sacco di cose. Ma non per questo hanno cambiato loro stessi e i loro pensieri.
Capire significa, magari, apprezzare. Cambiare magari in un modo un pò diverso.
Non so come spiegarlo XD.
Tiny (è un nome un pò femminile, non trovate? infatti mi confondo sempre XD) non so come definirlo.
Prima mi stava un pò sulle scatole, ma alla fine l'ho davvero rivalutato.
Perchè anche lui è cresciuto. Perchè io ho scoperto quello che prova.
Ed è come se parlasse direttamente con me, che mi dicesse: ''Hey, c'è un motivo per cui sono quel che sono!'' e mi ha mostrato la sua parte debole.
E stata davvero fantastica, come esperienza.
E poi è cosi immensamente divertente, ragazzi!
Davvero tanto.
Tanto tanto divertente.
Ci sono momenti di ordinaria filosofia conditi con altri di ordinaria pazzia.
Non so se mi spiego XD.
Comunque sono stata d'accordo con tutti i loro pensieri, in generale.
Sopratutto quello delle emoji XD.
E...weodvmgkjmfdvkdfhug insomma!
Oddio, sto fangirlando! XD.
Pensavo di dare un 4 su 5 in pagella, ma il significato e l'emozione che mi ha scaturito questo libro non può assumere un voto.
Comunque darò un 5 su 5, perchè si.

 5 Hearts su 5.
I significati importanti sono l'arma più potente che ci rimane.

E voi? Cosa ne pensate? Dovete leggerlo, l'avete già fatto?
Alla prossima, ragazzi di tutto il mondo!
:D.
Vercy
Volete distruggere un libro con me?
http://libridivercy.blogspot.it/2015/04/il-nostro-wreck-this-journal.html

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