Wimps and posers leave the hall

Creato il 19 febbraio 2014 da Cicciorusso

Prendersela con la gente che filma i concerti col telefonino è un po’ come stroncare un disco degli Emmure: troppo scontato perché ne valga la pena e sparare sulla croce rossa non mi diverte. Diciamo, però, che approvo nella forma e nella sostanza il wanker rivolto un anno e mezzo fa da Bruce Dickinson a uno spettatore che si era messo a cincischiare con lo smart phone per tre canzoni di fila e ritengo che lo stesso epiteto ben si attagli a chi si sente investito dalla sacra missione di infestare youtube con filmati traballanti dall’audio inascoltabile. Che, attenzione, qua nessuno vuole fare il tecnofobo talebano (sarebbe ridicolo da parte di chi, per hobby, porta avanti un blog), nemmeno il sottoscritto, che uno smartphone manco lo possiede (ma tra un po’ mi converto anch’io ché ho scoperto che ci posso mettere spotify). Nessuno se la prende con chi fa riprese professionali con apparecchi professionali che, anzi, mi fornisce pure un servizio. E, se vuoi filmare un brano per ricordo, è ok, non ti capisco perché quasi di sicuro verrà una merda e non lo guarderai mai più in vita tua ma vabbé. Ma, se invece di goderti il concerto – dimenandoti sotto il palco, cazzeggiando con gli amici nelle ultime file o bevendoti una birra tranquillo al bancone, come preferisci – te ne stai per tutta la sua durata con le braccia alzate brandendo il tuo cazzo di giocattolino, beh, non solo c’hai dei problemi seri in generale ma stai rovinando l’esperienza agli altri e a te stesso. È come se la tua ragazza si mettesse a mandare sms mentre ci fai sesso, per usare la riuscitissima metafora dal chitarrista dei Nile Karl Sanders, che ha affrontato la vexata quaestio in un’intervista a Metal Wani. Traduco integralmente il passo in oggetto perché ne condivido anche le virgole:

MW: come ti senti quando sei sul palco e vedi un mare di telefoni cellulari e fotocamere? Sono passati i giorni nei quali si vedevano mani che facevano le corna.

Karl: (ride) grazie per avermelo chiesto. C’è un mio pensiero in proposito che vorrei condividere con i fan perché non credo che i fan capiscano. Quando sei impegnato a filmare il concerto con il tuo telefonino o videocamera o quel che è, non sei parte del concerto. Non sei più parte dell’esperienza. Quando sei coinvolto nello show, stai ascoltando il gruppo, lo stai guardando, stai scapocciando, stai pogando, quindi sei parte di un’esperienza comune. Tutti noi siamo concentrati sulla stessa energia ed è un’esperienza incredibile. Puoi sentirlo, è reale, il gruppo e i fan si uniscono, sono una cosa sola. Quindi, quando vedo ragazzi che filmano il concerto, mandano messaggi et similia, stanno perdendosi un’esperienza meravigliosa, il che mi ferisce, mi scoraggia. È come se sei a letto con la tua ragazza e lei manda messaggini mentre state facendo l’amore. Mi infastidisce così tanto che se qualcuno lo fa di fronte a me gli strappo via il telefono. Se uno mi piazza la telecamera davanti alla faccia, gli dico ‘fanculo, vattene via, torna indietro di venti piedi’, perché la prima fila è per chi vuole essere coinvolto e, se stai mandando messaggini, stai fottendo un fan che vorrebbe stare più avanti per godersi la musica. E insomma, amen. Davvero non mi sento di aggiungere altro. Anzi, sì, se state pensando che Karl Sanders è cattivo e maleducato perché manda affanculo i fan che gli piazzano lo smart phone davanti alla faccia, avete sbagliato blog. Anzi, avete proprio sbagliato musica.

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