Alcuni giorni fa parlai del problema legato al fatto che, i produttori di computer, potrebbero inserire la modalità secure boot ai loro futuri prodotti perché Microsoft ha deciso che questa sarà una delle caratteristiche fondamentali per rendere tali dispositivi Windows Certified: nient’altro che il mero adesivo che riporterà il logo di Windows 8 sui nostri futuri acquisti dunque. Per un misero adesivo potremmo dover dire addio alla possibilità di installare sistemi operativi come Linux (ma anche Windows 7 e precendenti) per il fatto che questi non dispongono delle firme digitali necessarie? Come dissi nell’articolo precedente la risposta è quasi sicuramente negativa perché questo, oltre al fatto che richiamerebbe le attenzione dell’Unione Europea, andrebbe anche a discapito sia di Microsoft che dei produttori di hardware.
Al contrario infatti di quanto è stato detto dai maggiori portali di tecnologia italiani che, insistendo sul fatto che tali dispositivi, con certezza assoluta, non avrebbero più permesso di far girare Linux, hanno totalmente stravolto il significato di quanto riportato da tutte le fonti straniere in circolazione.
In realtà le cose non stanno esattamente così. Infatti Microsoft ha specificato che il secure boot sarà un opzione disattivabile. Tenendo a mente che essa nulla ha a che fare con il sistema operativo Windows 8 (ma è un’imposizione da parte di Microsoft) sarà compito dei produttori fare in modo che essa sia disattivabile come si può vedere dall’immagine in alto (di un tablet Samsung con Windows 8 presenatato alla conferenza Build). Dunque per adesso non esiste alcun motivo per fare allarmismo.