WineTown e le scarpette (non le giubbe) rosse per Firenze

Da Stefaniapianigiani @enogastrogarden

WineTown a Firenze, croce e delizia del mio sabato fiorentino, tutta da raccontare…Per il venerdì, leggetevi il racconto dell’amica Nelli.

Parto subito dalla “croce“, almeno mi levo il sassolino dalla scarpa, anzi dalle scarpe, le mie comode ballerine rosse, senza le quali non avrei potuto percorrere i km tra un evento e l’altro! Parlo di km nel senso andata e ritorno, specialmente per i food-show, 9 cuochi in tre piazze e tutti in contemporanea dalle 18.00 alle 20.00, tanto che diladdarno, le scarpetTe di Dorothy, hanno rifiutAto di tornare dopo un giro a Palazzo Pitti. Non essendo ad Oz, e non avendo la facoltà di battere le scarpe e tac spostarmi, dopo un pò di tempo i piedi suppLicavano…CONSIGLIO PER IL PROSSIMO ANNO LE BICICLETTE A NOLEGGIO A WINETOWN, saranno vivamente apprezzate

E passiamo alle “delizie” che sono state davvero tante: prima di tutto la bellezza dei palazzi storici dove si trovavano gli eventi, e che io la maggior parte di loro non avevo mai visto, tutto il gran gruppo di produttori dell‘ENOCLUBSIENA al Palazzo Magistero: non si sono limitati a mandare il vino, ma hanno presenziato tutti, sotto le logge del cortile, ben contenti di far assaggiare il loro vino e di spiegarlo alle persone. Il Consorzio della Venaccia di San Gimignano, ha scelto la carta della tecnologia, dove insieme ai vini, presentatava la nuova APP-VERNACCIA, idea bella e avvincente realizzata dalla Geographike di Siena, con Simone Gadenz in testa, che tuti i consorzi del vino e non solo dovrebbero adottare.

La musica, che ha accompagnato il percorso a piedi dei tanti appassionati che con calice a tracolla, hanno degustato i vini preferiti per le vie di Firenze, senza obbligo di fermata forzata. La bellezza del Museo del Bargello, dove oltre al concerto si potevano degustare tanti vini del Chianti Classico, e un saluto al simpatico sommelier, che trovo sempre a tutte le manifestazioni del Consorzio. Mandano sempre lui, ormai è un mito

Infine i food-show! Non son mancati problemi “tecnici”, legati alla luce e ai microfoni, risolti per fortuna con tempistica. L’idea più innovativa il cantuccino fritto di Prato di Paolo Gori di Burde, oppure come una semplice aggiunta di scorza di limone cambi il semplice pane acciuga di Ino, per non parlare dei germogli di cipolla che ha utilizzato Luca Cai e gli ingredienti segreti di Marco Stabile.

WineTown, un evento da rifare, ma da perfezionare su orari e spostamenti…Avete un anno di tempo per pedalare


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