Autore: Margaret Murray
Pagine: 272 Prezzo: 25,00 € Editore: Terra di Mezzo
Margaret Murray, in questo saggio pionieristico che venne pubblicato nel 1921, e che qui si ripropone, sostenne per la prima volta la tesi secondo cui la stregoneria risalirebbe all’epoca precristiana. La studiosa propose di chiamare il culto delle streghe come “culto di Diana”, in riferimento alla divinità lunare romana, Signora delle selve e delle fiere, protettrice delle donne, vergine e cacciatrice. In altri termini le cosiddette streghe rappresenterebbero un retaggio di una “religione” ancestrale connotata da matrice femminile-lunare e diffusa presso i popoli dell’Europa Occidentale in una fase storica pre-agricola, dunque persino antecedente allo sviluppo dell’agricoltura quale sistema preminente per l’approvvigionamento del cibo. Con l’affermarsi del monoteismo cristiano in epoca storica, tale retaggio venne diffamato e perseguitato.L’Operasi caratterizza principalmente come una raccolta di testimonianze: l’Autrice scelse di trattare le deposizioni delle accusate di stregoneria come dati etnografici, per mezzo di un approccio antropologico privo di pregiudizi, senza tralasciare dettagli apparentemente impressionanti o illogici. Riportando, con estremo rigore e dovizia di dettagli, tali testimonianze dirette sino ad allora inedite, Margaret Murray mostrò come i culti delle streghe fossero connessi alla natura, alla fertilità e disponessero di attributi profondamente gioiosi: aspetto, quest’ultimo, in genere frainteso e travisato dagli inquisitori e dall’opinione comune. Un libro in grado di svelare, tra le righe, ciò che è stato realmente e ciò che è stato negato.
Curatore: Israel Gutman
Pagine: 344 Prezzo: 11,00 € Editore: Mondadori (collana Oscar Storia)
I Giusti tra le Nazioni sono i non ebrei che durante la Shoah salvarono uno o più ebrei dalla deportazione e dalla morte rischiando la propria vita e senza trarne alcun vantaggio personale. Dal 1963 lo Yad Vashem, l'Istituto per la Memoria della Shoah di Gerusalemme, si dedica alla ricerca e al riconoscimento di questi salvatori. Oggi i Giusti riconosciuti sono oltre ventimila. Di questi più di quattrocento sono italiani: uomini e donne che hanno nascosto, protetto, nutrito per settimane, a volte mesi, ebrei in pericolo di vita. Molte delle loro storie sono qui raccolte, a ricordo e testimonianza dell'esistenza di esseri umani che non sono rimasti passivi, ma hanno rischiato in prima persona, mettendo in pratica la massima talmudica secondo la quale "chi salva una vita, salva l'umanità intera".
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