Un lungo applauso e ancora l'urlo "Santo subito". Così la folla in piazza San Pietro ha salutato la formula di beatificazione di
Giovanni Paolo II. In piazza San Pietro sventolano le bandiere di tutte le nazioni.Appena il Papa ha proclamato beato Giovanni Paolo II, è stato scoperto l'arazzo con l'effige del nuovo beato, che campeggia sulla loggia delle Benedizioni della basilica di San Pietro, ricavato da una immagine fotografica del papa polacco.Non soltanto in San Pietro ma in tutte le piazze e strade di
Roma affollate dai pellegrini il momento della beatificazione di Giovanni Paolo II è stato salutato da un caloroso applauso. Commozione e gioia tra la gente.Le reliquie di papa Wojtyla appena proclamato beato sono state portate al Papa da suor Tobiana, per circa 27 anni al fianco del papa polacco, e da suor Marie Simon Pierre, guarita dal
Parkinson in modo inspiegabile per la scienza, il miracolo riconosciuto dalla Chiesa per la beatificazione di Karol Wojtyla-Giovanni Paolo II. Le reliquie, una ampolla del sangue di papa Wojtyla prelevato nei giorni precedenti alla morte, sono contenute in un reliquiario a forma di rami d'ulivo opera di un artigiano romano. Dopo la cerimonia verranno custodite nel Sacrario del Vaticano.Un velo di commozione ha percorso il volto di mons. Stanislao Dziwisz, segretario di Giovanni Paolo II per tanti anni, quando Benedetto XVI ha proclamato beato Karol Wojtyla. Il cardinale di
Cracovia sta concelebrando il rito sul sagrato di San Pietro.L'Inno del Beato Giovanni Paolo II, con un testo che riporta le parole-simbolo del Pontificato di Wojtyla ("Non abbiate paura! Spalancate le porte a Cristo"), ha sottolineato il festoso momento della proclamazione dell'avvenuta beatificazione. Cantato in latino mentre veniva scoperto l'arazzo raffigurante Wojtyla e mentre suor Tobiana, per 27 anni al servizio nell'appartamento papale, e suor Marie Simon-Pierre, la cui guarigione dal Parkinson ha aperto la via della beatificazione, recavano le reliquia col sangue del nuovo beato, l'inno su musica di mons. Marco Frisina ha risuonato in Piazza San Pietro tra lo sventolio delle bandiere e la commozione di molti fedeli. L'Inno verrà eseguito per intero anche al termine della celebrazione.
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