Nuova traversata (del Bosforo), nuovo libro. Ma stavolta non vi consiglio di leggerlo, è deludente e inutile: The Uses and Abuses of History della storica Margaret MacMillan, che pensavo fosse un saggio di storiografia ma è in realtà un concione di episodi che dimostrano come il passato viene usato e abusato nel dibattito politico e intellettuale. Dice: ma perché ne parli? Perché nella lista di episodi citati ce n’è uno di nostro palese interesse: quello di Wolfgang Feuerstein, studioso turco, che negli anni ’60 diede ai Lazi del mar Nero (cristiani convertiti all’Islam, oggi divisi tra Turchia e Georgia) una lingua scritta che ha fortemente contribuito a suscitare in loro una rinnovta coscienza nazionale. Le autorità turche non videro di buon occhio queste attività di Feuerstein: che venne infatti arrestato, malmenato ed espulso – pur continuando a occuparsi della lingua e della cultura dei lazi a distanza.