Talvolta ho la sensazione che il percorso di liberazione ed evoluzione della donna possa passare anche attraverso la capacità di lasciar andare ciò che di più sacro sembra appartenere al femminile: l’amore di un uomo, il calore del focolare domestico, i figli. Attenzione: non si tratta di evitare intenzionalmente o di rinunciare asceticamente a queste cose. E’ un sentire che deve venire da solo, in genere dopo varie esperienze, e che si traduce più che altro in una certa disposizione all’autonomia interiore. Infatti la famiglia, il matrimonio o i figli non rappresentano ostacoli di per sé né vanno stigmatizzati in quanto tali. Come ogni cosa a questo mondo, possono rappresentare fantastiche opportunità di crescita o, se idolatrati come obiettivi fini a se stessi, possono rivelarsi delle potenziali catene di sofferenza.
Chiamando in causa istanze istintive o socio-culturali, si nota che entrambe partono da una visione puramente biologica dell’essere umano. Secondo tale concezione, l’uomo è poco più di un animale intelligente ( e neanche poi tanto, a uno sguardo onesto).L’aspetto biologico riguarderebbe quindi l’istinto di sopravvivenza, di conservazione e di riproduzione della specie. Di questi tempi, a mio avviso, la specie umana è a rischio di estinzione non tanto per non aver seguito i suoi istinti, quanto per averli seguiti troppo e male. Per cui in questo momento storico il problema di ‘se non faccio figli io l’umanità si estingue’ non si pone.Secondo la logica socio-culturale, invece, ogni donna dovrebbe darsi la pena di procacciarsi un partner, magari anche sottraendolo a qualcun’altra, costruirsi una famiglia e difenderla con le unghie e coi denti. La versione più idilliaca è la favola del Principe Azzurro che darà un senso alla vita della donna, salvandola da ogni frustrazione e vivendo insieme ‘felici e contenti’.#continua nei due post successivi
Parrucca della linea Luigi14 e foto di Chiara Benelli Per richiedere un colloquio di counseling o un'introduzione alla Biomusica/ meditazione contattatemi qui o su: Sara Bini Le Vie per l'Armonia