In The angel of Death, questo il nome del seguito, c’è un’ellissi temporale di quasi 40 anni dove la temuta Eel Marsh House, confiscata dal governo, viene trasformata in un ospedale psichiatrico militare. Adesso la storia prenderà il punto di vista di Eva, un’infermiera dell’ospedale, che ben presto si imbatte in presenze inquietanti che abitano la struttura.
Tratto dal romanzo di Martyn Waites (volume commissionato e pubblicato dalla stessa Hammer nel 2013) e sceneggiato sempre da Jon Croker, prende spunto ancora una volta dal soggetto di Susan Hill, autrice britannica della gothic novel La donna in nero, pubblicato per la prima volta nel 1983 e che già nel 1989 conosce un adattamento per il piccolo schermo diretto da Herbert Wise. La pellicola del 2012 è un remake di quest’ultimo. Una bella notizia per i fans dell’horror che attendono con trepidazione il sequel e chissà cosa ne penserà la critica dopo la tiepida accoglienza di Woman in black.
Daniela Nativio