Wonderbag: social innovation in cucina
ARSENALE CREATIVO
Preparare il cibo e gustarlo, per la maggior parte di noi, rappresenta un gesto quotidiano, normale e scontato. Dopotutto, dobbiamo solamente accendere i fornelli e creare velocemente qualcosa con ciò che c’é nel frigo, oppure scatenare la nostra fantasia con idee e ricette disparate.
In altre parti del mondo, invece, preparare un pasto rappresenta spesso un’azione difficoltosa, compromessa dalla difficoltà ad accedere ad acqua ed energia, risorse che non sono sempre disponibili. Mancanza di carburante significa dover ricorrere alla legna per cucinare, il che comporta inevitabilmente l’inalazione di fumi tossici. Tagliare gli alberi, inoltre, contribuisce al fenomeno del disboscamento indiscriminato, che spinge a tagliare sempre di più, sempre più lontano. A lavorare, molto spesso, sono donne e ragazze, che rinunciano ad un’educazione adeguata per trascorrere gran parte della giornata a cucinare oppure a raccogliere legna a molti chilometri di distanza da casa, esponendosi al rischio di possibili violenze.
Sarah Collins ha dedicato gran parte della sua vita a migliorare le condizioni delle popolazioni africane. Dopo aver fondato due progetti di eco-turismo in Botswana, aver fondato la NGO Take Back the Future e aver dato vita al partito sudafricano Woman Forward, dal 2008 si è impegnata nello sviluppo e promozione della Wonderbag. Il concept della Wonderbag è di semplice intuizione: si tratta di uno slow cooker di stoffa, che continua a cuocere il cibo che è stato precedentemente portato ad ebollizione. Dopo aver parzialmente cucinato la preparazione, é possibile rimuovere la pentola dal calore e concludere la cottura utilizzando la Wonderbag, senza necessità di ricorrere ad altro carburante o altre fonti di energia. Un metodo che rende la preparazione del cibo più sicura ed efficiente in termini di tempo e risorse.
Come mostrato nell’infografica, oltre a far risparmiare alle famiglie una buona parte delle spese annuali in energia, la Wonderbag contribuisce a ridurre le emissioni e il disboscamento incontrollato. Il rischio di malattie legate ai fumi tossici si riduce, l’acqua viene sprecata molto meno e il cibo non rischia più di bruciare su falò di legna dalla fiamma incontrollata. Il metodo di cottura lenta funziona perfettamente, poiché la borsa è in grado di termo-isolare la pentola inserita all’interno, mantenendo il giusto grado di temperatura per alcune ore.
Per ogni Wonderbag acquistata negli Stati Uniti, ne viene donata una ad una famiglia in Africa. L’acquisto non è ancora disponibile in tutti i paesi, ma questa semplice invenzione rappresenta davvero una piccola rivoluzione eco-friendly, adatta non solo per le famiglie africane, ma per chiunque voglia risparmiare energia in modo nuovo.
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