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Woodstock a 5 stelle: una rivoluzione annunciata a 2 chilometri da casa mia

Creato il 28 settembre 2010 da Entradentro

woodstock cesena

“E’ facile parlare e più difficile agire” e ancora più facile scrivere e pontificare. Così non scriverò di proclami e di quello che qualcuno ha detto a Cesena durante il Woodstock a 5 stelle.

Vi parlerò di quello che ho visto in quei due giorni in cui molte persone si sono riunite attratte da un Comico capace di far ridere le coscienze più ottuse semplicemente dicendo verità che trovo difficile contestare, nonostante mi sia sforzato molto.

Ho visto uomini e donne di ogni età e molto diversi fra loro con gli occhi accesi da uno strano barlume di speranza, forse un desiderio comune: quello di uscire dalla distrazione di informazioni insignificanti propinate da una classe dirigente che oramai non ha più niente da dire e ancor meno da fare.

Ho visto giovani e vecchi camminare in una babele ordinata di migliaia di persone, a metà fra un campeggio e una spiaggia di Rimini ad agosto, con il passo deciso di chi non ha più intenzione di accettare l’inaccettabile solo perché è somministrato con il contagocce da un sistema fondato su verità preconfezionate che sanno di rancido.

Ho visto bambini, molti bambini, e genitori con l’aria serena di chi ha scoperto di non avere altra scelta dell’impegno e della fatica al posto della rassegnazione e del falsato senso di colpa inculcato da un sistema socio-economico che soffoca ogni moto verso l’azione.

Ho visto esseri umani, non schiavi, animati dal coraggio di affidarsi alle proprie intuizioni, determinati a rinunciare alla mediocrità e alla faziosa bugia di chi gli vuol far credere di non essere in grado di comprendere la complessità fine a se stessa degli apparati di potere.

Ho visto l’ordine autogestito come condivisione partecipata di un ideale nelle file di gente ai punti di ristoro senza bisogno dei foglietti numerati da banco salumi del supermercato.

Ho fotografato un calzino, sporco e abbandonato, ma a parte questo il parco Baden Powell di Cesena era pulito, come se ciascuna delle migliaia di persone presenti stesse calpestando il giardino della propria casa.

Ho sentito applaudire, qualche volta, ma non ho sentito fanatici cori da stadio. C‘era qualche entusiasta partecipante, è vero, ma l’atmosfera aveva un sapore vagamente anglosassone più che da becera sagra della ricotta.

Ho visto Tatuaggi bellissimi, dreadlocks invidiabili e distinte persone anziane insieme ai punkabbestia fare civilmente la fila ai cessi temporanei allestiti dall’organizzazione.

Nelle poche ore di visita alla manifestazione ho respirato un’altra aria, densa di azione e di sogni condivisi.
Insomma, quello del Woodstock 5 stelle era un popolo diverso. Un popolo che ha agito in modo diverso. Un popolo che “ha deciso di alzare la testa [….] di canalizzare la rabbia e la voglia di cambiamento in uno sforzo quotidiano per realizzarlo”.

E quando ho letto sul mensile del Movimento 5 stelle Emilia Romagna che i consiglieri regionali Giovanni Favia e Andrea Defranceschi all’interno di un’assemblea degli attivisti si sono ridotti lo stipendio da 8000 a 2500 euro ho capito che da qua forse è veramente partita una rivoluzione, solo a due chilometri da casa mia.


Filed under: altri modi di vivere Tagged: cambiamento, cesena, giovanni favia, grillo, potere, vita, w5s, woodstock

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