In occasione della presentazione della collezione Woolrich John Rich & Bros donna per l’autunno/inverno 2016-2017 Woolrich ha reso omaggio ai fotografi che in questi anni hanno lavorato con il brand attraverso l’allestimento di una gallery di immagini d’archivio dal progetto “Woolrich Roadtrip”. Dalla Groenlandia alla Toscana, via Los Angeles, con una tappa in Provenza: basta citare queste località per comprendere la portata del progetto “Woolrich Roadtrip”: è la traduzione nel mondo fisico di qualcosa di metafisico, di intangibile che diventa tangibile. Un progetto che ha visto nel corso di 10 anni una serie di fotografi misurarsi con gli abiti e con i luoghi, con le strade e con le modelle in ogni parte del mondo, costruendo una sorta di grande diario per immagini di quell'inesauribile set che è la terra. I nomi degli autori sottolineano ulteriormente l'importanza e la singolarità di questa avventura: maestri della fotografia internazionale come Larry Fink, Bill Owens, Bernard Plossu, accanto ad allora giovani fotografi come Tina Itkonen, Paolo Bernabini, Nicola Casamassima, ognuno con la sua sensibilità, ognuno con la sua visione del mondo, che si riflettono negli scatti e nelle storie che da quelle immagini emergono.
Il viaggio come sinonimo di libertà, quella stessa libertà che Woolrich – attraverso la figura di un art director tanto anomalo quanto visionario come Luca Caccioni - dà ai suoi fotografi, autentici interpreti di uno spirito, di un modo di essere, prima ancora che testimoni di un prodotto. È a partire da questa filosofia che si è potuto creare un vero e proprio archivio di immagini d'autore, un archivio dal quale emergono le fotografie esposte durante la presentazione della collezione Woolrich John Rich & Bros DONNA A/I 2016-2017, che rappresentano insieme un omaggio ai fotografi, alle donne e a un modo di intendere l'abbigliamento e la comunicazione.
Ma anche nei viaggi più belli c'è bisogno di fermarsi, per riposare, per riflettere, per guardare diversamente: le opere di Masao Yamamoto, di Adam Broomberg & Oliver Chanarin e di Paolo Ventura raccontano questa dimensione nuova del progetto, la volontà e la capacità di costruire il proprio viaggio fotografico in studio, di immaginare e creare i luoghi e i tempi anche all'interno di una stanza. Non cambia l'idea di libertà, non cambia la statura internazionale dei protagonisti, non cambia l'antica filosofia di Woolrich; cambiano i modi di narrare il trascorrere delle stagioni, le bellezze diverse dei volti, cambia la natura stessa delle locations, e Londra e la Toscana diventano luoghi mai visti prima.
Le fotografie raccontano adesso un viaggio nel mondo di Woolrich, sfruttando ancora di più il loro potere di seduzione, le magie nascoste dietro ogni scatto e dietro ogni sguardo.