Words of Love #27
Da Glinda
Torna Words of Love, un meme che vi farà impazzire, vi toglierà il fiato e pure il sonno, diventando la vostra nuova ossessione! In cosa consiste? Semplice!Ogni settimana trascriverò una scena particolarmente romantica e perché no, un po' hot, da uno dei libri che sto leggendo o che ho letto (diciamo tipo un teaser). Voi potrete fare lo stesso nei commenti ovviamente ma ricordate che ci troviamo in un blog frequentato da persone di tutte le età, perciò NON sono ammessi passaggi troppo SPINTI, VOLGARI o ESPLICITI! E fate anche attenzione a non fare spoiler! Fate i buoni, mi raccomando!
Le mie Words of Love di questa settimana sono tratte da...
"Il confine dell'eternità", di J.A. Redmerski, che uscirà il 20 Novembre, ma io ho avuto il piacere di leggere in anteprima.
Dunque, chi mi segue su Facebook o Twitter, saprà che non sono rimasta soddisfatta da questo libro. Non perché sia brutto, ma perché non è stato bello come il primo. "Il confine di un attimo" (ne ho parlato qui e l'ho recensito qui), è in effetti uno dei miei romanzi preferiti ed è stato triste non ritrovare la stessa bellezza nel suo seguito. In ogni caso ci sono dei momenti davvero dolci in questo romanzo e uno di quelli è questo che ho deciso di condividere con voi!
«Non possiamo controllare la morte, non c’è niente che possiamo fare per evitarla o per tenerla lontana. Ma siamo noi a stabilire come vivere prima che venga a prenderci. Facciamoci una promessa che sappiamo di poter mantenere, qualsiasi cosa accada».
Camryn annuisce e abbozza un sorriso. «Che genere di promessa?» mi chiede.
«Una qualsiasi. Qualunque cosa desideriamo dall’altro. Per esempio…» Mi alzo in piedi e metto le mani in tasca. Guardo l’oceano cercando dentro di me le parole giuste con cui iniziare. Quando mi vengono in mente, mi volto verso Camryn con l’indice sollevato. «Questo non ha niente a che vedere con il tumore, ma voglio che mi prometti che, se dovessi finire attaccato a un respiratore e nel profondo del cuore tu sentissi che non ci sono speranze e che sto soffrendo, interverrai.»
Il suo sorriso si spegne e mi guarda come se avessi rovinato questo momento. Mi accovaccio davanti a lei e le prendo la mano per aiutarla a mettersi in piedi.
«Non voglio sembrare macabro, ma è una cosa a cui ho sempre pensato. Sai, come si vede in tv o al cinema: un tizio attaccato a tutti i macchinari possibili e immaginabili che lo tengono in vita perché la famiglia è piena di illusioni. Non ho niente contro le illusioni, ma la sola idea di finire così mi terrorizza. Non lasciare che mi riduca a un vegetale. Tu mi conosci meglio di chiunque altro, e so che capirai quando avrò raggiunto il limite. Promettimelo, su.»
Lentamente Camryn sembra cambiare idea. Ci vuole un secondo, ma alla fine annuisce. «Promettimi la stessa cosa» dice. Sorrido. «D’accordo.»
Lei si allontana e nasconde le dita nelle maniche del maglione, poi comincia a camminare avanti e indietro. Si ferma e mi guarda.
«Promettimi che, se dovessi ammalarmi di Alzheimer e non essere più lucida al punto da non riconoscere nessuno, mi verrai a trovare e leggerai per me come Noah fa con Allie.»
«Chi?» domando, poi ci arrivo. «Ah, capito.» Rido e scuoto la testa. Sgrana gli occhi e il suo sorriso si allarga.
«Andrew! Sono seria!» La tiro verso di me per abbracciarla. «Ok, ok» dico, mentre lei continua a divincolarsi dalla mia stretta.
«È stata un’idea tua. Non prendermi in giro.»
«Lo so. Hai ragione, ma… sei sicura? Ti sembro il tipo da Nicholas Sparks?»
Camryn mi dà una gomitata nella pancia e mi piego in due, fingendo che mi abbia fatto male davvero. Poi, come se non bastasse, mi dà uno spintone e cado all’indietro sulla sabbia.
Ora mi guarda dall’alto, le mani sui fianchi con fare autoritario. Mi massaggio lo stomaco dolorante e cerco di non ridere, anche se lo so che non prendo in giro nessuno.
Al momento sono costretta al riposo forzato a causa di una brutta tracheite, ma appena starò meglio recensirò questo libro! Vi è piaciuto il mio estratto?
Aspetto le vostre Words of Love
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