La Scozia risorge contro l'Argentina e, con una vittoria convincente, chiude al terzo posto la Pool C. Se questo risultato sarà sufficiente per consentire ai Dark Blues di giocarsi le sfide per il 5° posto, si saprà solo stasera al termine dell'ultima giornata della fase a gironi, ma la vittoria di oggi - nonostante i ragazzi di coach Lineen abbiano mostrato ancora qualche difficoltà in fase di impostazione del gioco - è un passo in avanti molto importante. Va ricordato che la Scozia under-20 non aveva mai battuto prima i pari età argentini; anche nell'ultimo incontro tra le parti, nella scorsa edizione degli allora JWC in Nuova Zelanda, i Pumitas si erano imposti (21-41) nella finale per il nono posto. Nell'edizione 2014, la Scozia aveva chiuso la fase a gironi con tre sconfitte in altrettanti incontri, vincendo una sola gara, contro l'Italia nelle semifinali del torneo per il 9° posto.
Nel primo tempo non succede molto e le squadre muovono il tabellino solo dalla piazzola. Non ci sono grandi occasioni ma le due migliori per andare in meta sono per la Scozia, che spreca tutto, però, per i soliti problemi di handling in fase di finalizzazione che hanno minato anche le precedenti uscite.
Kinghorn, l'estremo scozzese, fa 3/4 dal tee, sbagliando l'ultimo calcio della prima frazione da posizione angolata ma tutt'altro che impossibile, mentre Miotti, il calciatore argentino, trova i pali nelle due occasioni in cui si presenta in piazzola. Le squadre vanno a riposo sul 9-6 per la Scozia ma nella ripresa, nonostante il caldo, il gioco finalmente decolla.
Nei primi dieci minuti la Scozia trova un break di 10-0 grazie al piede di Kinghorn e alla meta di Robbie Nairn; l'ala destra scozzese riceve l'ovale dall'apertura, Hutchinson, che aveva recuperato un passaggio sbagliato dei Pumitas nei 22m difensivi scozzesi prima di ripartire e servire il compagno di squadra, che elude l'intervento disperato di Boffelli prima di andare oltre la linea.
I Pumitas non hanno il tempo di reagire che la Scozia trova la seconda meta. Prima Coombes perde l'ovale in avanti un attimo prima di schiacciarlo oltre la linea, ma nell'azione successiva è ancora Hutchinson ad ispirare un'ala, stavolta Galloway, con il passaggio smarcante decisivo. La Scozia continua a dominare in chiusa, togliendo agli avversari ogni possibile piattaforma da cui costruire qualcosa di pericoloso, e va in meta per la terza volta al 68′ con il flanker Wynne che finalizza una rolling maul nata da una penal'touche.
La Scozia, messo al sicuro il risultato, spinge per cercare il punto di bonus offensivo ma la difesa argentina, pur tra mille difficoltà, tiene e la gara finisce 29-6 per i Dark Blues che chiudono la Pool C al terzo posto in classifica.
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