Come è noto in Europa ogni individuo guarda la televisione lineare circa quattro ore al giorno. Le Associazioni industriali di primaria importanza nel mondo, tra cui Egta, l'associazione delle concessionarie di pubblicità tv e radio, di cui fa parte Rai Pubblicità, EuropeanBroadcasting Union (EBU) e Association of Commercial Television in Europe (ACT) si uniranno per ricordare l'importanza del medium tv nella Giornata mondiale della televisione.
Il Segretario Generale delle Nazioni Unite BanKi-moon, nel suo patrocinio all'evento, ha affermato che "la televisione rimane il medium più affidabile e popolare per l'informazione, la cultura, lo sport e l'intrattenimento. La televisione aiuta a portare il mondo nella vita e nelle case della gente. Con una programmazione di qualità la televisione fa luce su temi globali e apre finestre di comprensione su confronti e speranze delle comunità e delle famiglie di ogni luogo."
E' stato predisposto un sito internet www.worldtelevisionday.tv, sul quale compaiono brevi testimonianze di personaggi famosi di tutto il mondo che illustrano il ruolo che la televisione ha avuto per la loro carriera e attività.
L'Associazione internazionale Egta è attiva da oltre 35 anni, raccoglie 125 associati di 37 Paesi e si conferma come il centro di riferimento per tutte le concessionarie di pubblicità televisiva in Europa. Paolo Lutteri, dirigente di Rai Pubblicità e attuale vicepresidenteEgta, sostiene che celebrare una giornata della televisione mondiale significa sottolineare una specifica conquista tecnologica del mondo moderno, che continua a permettere la diffusione delle idee, della cultura, della cronaca e dello spettacolo con la più ampia copertura, autorevolezza e tempestività, raccogliendo il pluralismo dei comportamenti insieme alla crescita delle società civili e offrendo le più efficienti modalità di comunicazione commerciale al mondo industriale.
L’iniziativa può essere anche supportata attraverso i social networks:
- Su Facebook – è stata creata una pagina “World Television Day”, dove è possibile postare un “like” e condividere il video, invitando i propri contatti a fare lo stesso.
- Su Twitter – #WorldTVDay (per l’iniziativa) & #WeLoveTV (per il video) si possono re-tweettare i tweets dall’account World TV Day account.
LA RICERCA - TELE E SOCIAL MEDIA, SEMPRE PIU' CONNESSI
Già negli Stati Uniti da anni si analizza l'andamento del gradimento del pubblico, pensiamo ai dibattitI presidenziali, studiando il flusso d'informazioni sui social media. Ma questo studio mostra che l'Europa sta seguendo la stessa tendenza: avere davanti due schermi, quello tradizionale della tv, e quello di uno smartphone, di un tablet o un computer, non è più di una stramberia di maniaci della tecnologia, ma un comportamento diffusissimo da tutto il pubblico, senza grandi distinzione di sesso, età, classe sociale. Un'attività che tocca picchi incredibili soprattutto durante trasmissioni molto popolari come i reality show, lo sport in diretta e i grandi appuntamenti dello spettacolo come la premiazione degli Oscar. Secondo questa ricerca, addirittura il 74% del pubblico inglese di prima serata interagisce con un social media durante le pause pubblicitarie.
Sempre in Inghilterra, durante l'ultimo Brit Awards, la conversazione via twitter sullo show ha toccato la cifra record di 4,2 milioni di cinguettii. Un cambiamento che apre grandi opportunità per il mercato pubblicitario, visto che la rete può svolgere il ruolo di moltiplicatore del messaggio commerciale: si valuta che ad esempio in Spagna, il 30% degli utenti dei social media commenta online le pubblicità appena viste in tv. In Svizzera, il 16% di chi segue la tv con aperto accanto un altro schermo sostiene di cercare sulla rete informazioni sui marchi e i prodotti di cui ha appena visto la pubblicità in tv.