Would you rather (2012)

Creato il 26 ottobre 2013 da Narratore @Narratore74

Titolo originale: Would you rather
Durata: 93 minuti
Genere: Horror/Thriller
Nazionalità: America
Regista: David Guy Levy
Anno: 2012
Attori principali: Brittany Snow, jeffrey Combs, John Coyne, Sasha Grey

Trama
Cosa preferite fare?
Su questo si basa la storia di Iris (ma non solo) che si troverà alle prese con un gioco pericoloso, complicato e scomodo.
Perché quando si tratta di fare una scelta, c’è da capire cosa si potrebbe perdere…
Qualsiasi cosa si sceglierà.

Impressioni
Guardare un film di cui non si sa nulla, prenderlo così com’è e farlo partire essendo all’oscuro su qualsiasi cosa (trama, attori, genere) è una scommessa.
Spesso si perde… a volte si vince.
E stavolta credo proprio di aver portato a casa il piatto.

Film di Guy Levy, alla sua seconda regia. E fin qui nulla da dire.
La storia è semplice: un gruppo di sconosciuti, messi attorno ad un tavolo e costretti, ma nemmeno troppo, a compiere scelte che potrebbero o danneggiare loro o uno dei presenti.
Il bello di questo film è l’assoluta mancanza di introspezione dei personaggi, se si esclude Iris, la protagonista e perciò la meglio caratterizzata. Otto persone, che si ritrovano tutti assieme per una cena, di cui però non sappiamo nulla.

Questo permette al film di partire col botto, tanto che sembra quasi troppo veloce nelle prime battute. Ma poi tutto cambia, basta fare l’abitudine con la velocità e le cose si sistemano da sole.
Il tutto accompagnato da il giochino del “Cosa scegli?”.
Fin quando la scelta si basa sul baciare uno o l’altro è facile, ma cosa accadrebbe se fossimo costretti a scegliere fra il nostro male e quello dello sconosciuto al nostro fianco?
Non rispondete alla svelta, ricordate che dopo potrebbe toccare a lui scegliere e quindi la risposta non sarebbe così scontata.
Per esempio, vi folgorereste voi o il vostro vicino?

Una storia che non è tortura o sadismo, ma semplice pressione psicologica, come nelle prime battute in cui Iris si ritrova a scegliere se rispettare il suo essere vegetariana o mangiare un bel pezzo di fegato d’oca…
Il tutto per 10000 dollari.
Già da questo è chiaro dove andrà a parare Levy, facendo perno sulle paure, sui bisogni e sulle speranze di questi poveracci.
Almeno fino a quando qualcuno non comincia a rimetterci le penne.
E ci sta anche l’assoluta mancanza di un classico angelo salvatore, qualcuno che arrivi a risolvere la questione evitando che i personaggi debbano essere costretti a scegliere.
Troppo facile così…
Per capire fin dove qualcuno si può spingere bisogna che niente interferisca, ovviamente.

Una delle pecche maggiori, però, è il finale, in cui la cattiveria sembra lasciare il posto ad un ben più scontato senso di giustizia, come se lo spettatore avesse bisogno della lezioncina per cui ad ogni azione corrisponde una conseguenza.
È inutile e fastidiosa. E scontata, che forse è ancora peggio.
Ma tolto questo, il film è godibile, con momenti forti e alcuni passaggi davvero disturbanti.

Peccato per quel finale.
Sarebbe potuto essere decisamente meglio.


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