Trecento anni sono passati dalla strage, perpetrata da Van, il più terribile dei Vampiri. Gli Scarn, il gruppo che segue la sua sete di sangue contamina il mondo distruggendo i Carnali. Gli Anziani, vampiri rispettati che gestiscono le comunità, riescono all’ultimo momento a salvare i pochi superstiti, nascondendoli in rifugi, e creando un plasma sintetico per poter sopravvivere. Ma gli Scarn, deplorevoli esseri ingordi e malefici, esaurita la carne fresca, iniziano a divertirsi con gli stessi vampiri, rapendoli, brutalizzandoli, senza che nessuno riesca a fermarli. Il mondo come lo si conosceva un tempo crolla su se stesso, privato dell’istinto di sopravvivenza e conservazione degli uomini. I vampiri non lavorano, non producono e tutto si ferma inesorabilmente, lasciando rovine e sterpaglie ovunque. Solo i Mezzosangue, vampiri dal cuore che batte lievemente e che sopravvivono ad una breve esposizione solare, hanno la voglia di studiare, apprendere, hanno la passione nell’anima. È grazie a loro che la civiltà sopravvive alla rovina, è a loro che gli Anziani si rivolgono per cercare di istruire, incuriosire e vigilare sul sistema. Ambra, la protagonista di questa storia, è un essere speciale, una carnale figlia di vampiri, tenuta all’oscuro della sua vera natura e su ciò che è avvenuto in passato per ordine degli Anziani, ma è grazie alla sua curiosità, che riuscirà a scoprire l’esistenza di un gruppo di carnali sopravvissuti alla strage che hanno intenzione di vendicarsi, eliminando i vampiri del suo paese. Spezzerà le barriere delle diversità, mettendosi in gioco in prima persona, obbligando le tre razze: i Carnali, i Mezzosangue ed i Vampiri, a unirsi per combattere contro il vero nemico, gli Scarn.
"Il Desiderio sublime che senti sotto la pelle. La Passione Mentale, alimentata dalla Eccitazione Carnale. Non resisti a te stesso né alle tue macabre sensazioni. E solo dopo aver Goduto e saziato i tuoi istinti, la tua smania si placa nell’attesa che il vizio della tua anima ti richiami ancora e ancora nell’abisso profondo…"INTERVISTA ALL'AUTRICE
1. Ciao Alexia ti do il benvenuto nel mio blog Diario di Pensieri Persi. E' un piacere per me averti come ospite. Ti va di presentarti ai lettori?
Innanzitutto un ciao a tutti i tuoi lettori. Io mi chiamo Alexia Bianchini e sono nata e cresciuta a Milano, città che ho imparato ad apprezzare crescendo. Sono una mamma super impegnata di tre splendidi bambini e adoro leggere e scrivere, oltre che guardare la televisione e leggere fumetti.
2. Qual è il tuo rapporto con la scrittura e cosa rappresenta per te? Quando hai scoperto questa passione?
La voglia di scrivere c’è sempre stata, ma si è rinchiusa in me per molto tempo, per via di problemi familiari che hanno un po’ scombussolato la mia infanzia e la mia adolescenza. Poi, come se questo desiderio non riuscisse più a trattenersi, ho iniziato a scrivere, circa otto anni fa, e da allora non sono più riuscita a fermarmi, per fortuna. Scrivere rappresenta prima di tutto uno sfogo, la possibilità di far uscire allo scoperto tutte quelle fantasie che albergano i miei pensieri. Inoltre i miei tre figli hanno stimolato maggiormente questa mia peculiarità, dandomi spunti e soprattutto sicurezza in me stessa. Scrivere rappresenta un metodo forte e d’impatto per cercare di lanciare messaggi e valori, mascherandoli sotto le metafore. Credo vivamente nella famiglia, nelle amicizie, nel rispetto, nel dialogo e nella necessita di evoluzione della persona, anche attraverso sbagli e contrasti, e mi piace che i miei personaggi, seppur fantastici vengano contraddistinti da queste caratteristiche. E sono altresì convinta che, sebbene bisogni necessariamente dare una seconda chance alle persone e al destino stesso, bisogna sempre stare attenti, perché spesso la cattiveria si nasconde dietro un sorriso e invece, chi escludiamo a prescindere perché riteniamo diverso, distante da noi, è capace di sorprenderci e insegnarci qualcosa sulla vita.
3. Cosa fai di solito mentre scrivi? Hai un particolare processo creativo?
Nessuno ci crede, ma io scrivo anche nel caos più totale. Anzi, se ho una storia che frulla per la testa, mi è capitato di avere i tre figli urlanti e scalpitanti nello studio insieme a me, ma non mi hanno mai dato fastidio, li osservo con la coda dell’occhio e lasciò andare la fantasia scrivendo di getto tutto quello che mi passa per la mente. Poi però, nella fase di rilettura, necessito di tranquillità,e quindi prediligo la notte fonda, quando tutti dormono.
4. Quali sono gli autori che ti hanno formata o che ami particolarmente?
Gli autori che ho seguito nel corso degli anni sono di generi più disparati. Nella fantascienza adoro Harry Harrison, Fredric Brown e Ursula Le Guin, che ha scritto uno dei miei libri preferiti: Il pianeta dei reietti. Adoro John Grisham e ho trovato geniale il suo romanzo La giuria; trovo energizzante Patricia Cornwell e il suo stile forte, d’impatto. Mi piace Herman Hesse e Oscar Wilde, da cui traggo sempre nuovi spunti per sopravvivere.
5. Quando non scrivi quali che genere di romanzi ti piace leggere?
Gli storici e quelli di fantascienza li prediligo, mentre se devo prepararmi alla stesura di un romanzo mi concentro sulla saggistica. Nel fantasy, ho apprezzato moltissimo la trilogia de La Bussola d’oro di Philip Pullman, Il demone di dio di Wayne Barlow con le sue descrizioni magnifiche dell’inferno, e tutta la saga di Coleen Gleason, con la sua cacciatrice di vampiri, la signorina Gardella. Nella fantascienza mi diletto nella lettura di vecchi romanzi, di serie meravigliose, ma ormai difficili da trovare, che ovviamente non passano mai di moda, anzi sembrano sempre attualissimi. Ultimamente ho letto e apprezzato molto Stel Pavlou, soprattutto il codice di Atlantide. Ma faccio veramente fatica a trattenermi quando entro in una libreria, perché mi porterei a casa il negozio intero.
6. E' da poco uscito il tuo romanzo d'esordio "Scarn: l'era dei vampiri". Ce ne vorresti parlare?
Un salto temporale di secoli, ci porta a casa di Ambra, una ragazza di quindici anni all’apparenza normale, ma che si sente molto diversa dalla sua stessa famiglia. Tutto viene tenuto nascosto a lei per la sua sicurezza. Ambra è una carnale, la prima ad essere nata umana da vampiri. Ma gli umani, quelli come lei, dove sono? Lei cercherà le risposte, scoprendo che il mondo come lo conosciamo noi oggi è un ricordo lontano, e che uno sterminio, comandato dal temibile Van, ha eliminato quasi completamente la razza umana. I superstiti sono tenuti nascosti, dagli anziani, vampiri che cercano in qualche modo di mandare avanti la società, anche grazie all’aiuto dei mezzosangue, esseri di sangue misto, maggiormente predisposti alla passione, alle arti. Il plasma artificiale soddisfa appena la loro fame fisica, non certo quella mentale degli Scarn, una setta pericolosa che soddisfa i suoi piaceri torturando i vampiri stessi. Ambra, grazie alla sua caparbietà, riuscirà a dare una svolta a questa situazione degenerativa, unendo le forze contro il nemico.7. A cosa ti sei ispirata per scrivere questo romanzo? Qual è stata la gestazione di questo tuo libro?Una gestazione inaspettata, tramite un sogno dove mi sono ritrovata ad osservare i miei personaggi nel loro ambiente. Al mattino sono corsa a scrivere tutte le mie sensazioni!
8. Cosa caratterizza questo romanzo? Secondo te qual è il suo punto di forza e per quale motivo i lettori che ti stanno leggendo dovrebbero acquistarlo?Sicuramente è originale nel suo modo di rappresentare i vampiri ed il ruolo che svolgono nella società. Li ho analizzati molto, amandoli come esseri sovrannaturali, antichi di millenni. Si sono evoluti parecchio, passando dalla Lamia dell’antica Grecia, ai diurni della Meyer, passando per il "conte" e le sue mille sfaccettature. Certamente devo dire che Bram Stoker è indubbiamente quello che, per i miei gusti, ha dato carattere a questo personaggio mitologico. Ma come vivono la loro immortalità, e cosa svolgono nella nostra società? La storia ci ha insegnato che l’uomo può essere di una crudeltà terrificante, molto più paurosa della fantasia. E se anche nei vampiri ci fossero i cattivi e i buoni, cosa sarebbe successo se i primi avessero preso il sopravvento, attaccando senza remore l’uomo, eliminando brutalmente dalla faccia della terra la loro stessa sussistenza? E’ da queste domande che ha preso forma il romanzo, dal concetto di base che come figure fantastiche e potenti non siano in grado di badare al mondo, e alla sua evoluzione. Senza l’uomo la società si fermerebbe inesorabilmente, nessuno andrebbe a lavorare, tutto si spegnerebbe. Il vampiro non ha in sé il senso di conservazione dell’uomo.9. Il tuo romanzo è un mix tra fantasy, urban fantasy e fantascienza. Perché questa scelta? E' stato facile o difficile condensare in un solo romanzo più generi letterari?L’ambiente urbano risalta in alcune parti del libro, per trovandoci in una cittadina italiana, a cui i vampiri hanno dato un nome nuovo, inventato, quasi a voler ricominciare. In realtà le città grandi, come Milano, sono rimaste tali, essendo siti di maggior agglomerazione. Poi ci si muove nel fantastico per quel che riguarda i poteri soprannaturali dei personaggi, che sono semplici, legati alla forza del loro corpo. Non sono vampiri che mutano e che sono allergici all’aglio. Sono notturni, più forti, più veloci e immortali, ma può questo renderli superiori? Lo vedremo. La parte fantascientifica è legata sicuramente all’ambientazione simil post-apocalittica, legata al decadimento e al disfacimento del sistema, e poi alle armi di nuova concezione che un gruppo di carnali superstiti, e vissuti fin d’ora su un isola, hanno ideato per uccidere i vampiri. 10. Hai scritto sui vampiri che in questo periodo è diventata una vera e propria tendenza nella letteratura. Perché secondo te queste creature soprannaturali hanno avuto così tanto successo?Sicuramente la loro carta vincente è la passione, legata in primo luogo al sangue, nostra linfa vitale, e poi legato alla sensualità che emanano, al loro magnetismo. Ma non dimentichiamoci di quelli oscuri e inquietanti che interpretano anime dannate. In qualche modo, queste figure dark rappresentano molti giovani che si immedesimano in questi personaggi, esseri soprannaturali godenti soprattutto di massima libertà, un potere oggi prezioso e che ti slega dalle responsabilità a cui siamo legati non appena veniamo al mondo. I giovani purtroppo sono ancora più stressati degli adulti e poter svagare con la mente catapultandosi in una nuova dimensione innaturale, permette di scaricare la tensione.11. Perché hai scelto di scrivere sui non-morti? Cosa ti attrae di questi esseri sovrannaturali?Mi attrae il loro dramma, così romantico e truce. Io non li invidio, anzi li compatisco nella loro tristezza dal sapore antico, inquieto. E’ una figura affascinante, che ha camminato sulla nostra terra un tempo lunghissimo rispetto al nostro. È la loro immortalità che mi affascina, la possibilità che hanno avuto e che avranno di poter vedere l’evoluzione dell’umanità in prima persona, non solo dai libri.12. A quali romanzi di vampiri ti sei ispirata e quali altri autori di questo genere consigli? Cosa rende i tuoi personaggi peculiari in questo periodo di "inflazionamento" della figura del vampiro? Come ho già detto, Darcula di Barm Stoker è sicuramente il mio romanzo di genere preferito, poi ho apprezzato anche Coleen Gleason. Purtroppo devo ammettere che molti romanzi che ho letto sui vampiri mi hanno lasciata perplessa perché erano carichi di erotismo e non di fantasia. Se devo leggere quel genere preferisco Erica Yung, una delle migliori scrittrici erotiche che abbia mai letto, ma se acquisto un romanzo sui vampiri, cerco il mistero, la tensione, il mito, voglio i vampiri,e non necessariamente uno splatter. 13. Ci parli un po’ della tua esperienza di pubblicazione? Com'è stata la ricerca della casa editrice? Ho rifiutato una valanga di proposte a pagamento, fino a quando sono stata contattata dalla casa editrice linee infinite. Sono persone serie, cordiali e molto disponibili.14. Cosa ne pensi da autrice del panorama editoriale legato agli esordienti? Quali pensi siano i difetti e cosa dovrebbe essere migliorato?Non deve esserci il diritto di pubblicazione solo perché hai tanti soldi da investire. Come io non potrò mai fare la cantante, né l’illustratrice, perché non ne ho le capacità, così dovrebbe essere nell’editoria. Un Autore dovrebbe iniziare i suoi passi con molta umiltà, ma se possiede le qualità per farlo. All’estero esiste la vanity press, mentre qua in Italia non si fa distinzione e un autore rimane realmente frastornato da tutte queste richieste di contributo, arrivando persino a credere che sia l’unica realtà: non è così. Un suggerimento che mi sento di dare è che bisogna avere molta pazienza e continuare a scrivere, perché non ci si deve sentire frenati dai silenzi degli editori, né ci si deve sentire arrivati perché si ha pubblicato un libro. 15. Quali sono i tuoi progetti futuri? Puoi darci qualche news?Il mio editore ha in mano altri tre miei romanzi, che come ovvio dovranno attendere il loro turno. Inoltre per Natale uscirà un e-book con la Scudo edizioni, un fantasy simpaticamente folle per bimbi e cresciutelli. Scrivo poesie sul sito ventimiglia.biz, e alcuni racconti sono stati accettati dalla Scudo edizioni. Attualmente sto curando un’antologia di fantasy e fantascienza che non immaginavo mi gratificasse tanto. Siamo più di una ventina a lavorare in gruppo e siamo entusiasti dei racconti scritti finora. Abbiamo quasi terminato gli editing e sono partiti gli illustratori che insieme a noi hanno iniziato quest’avventura. Collaborerò con la rivista Fantasy Planet con una rubrica sui cartoni animati e i fumetti.16. Grazie mille per aver accettato il mio invito. È stato un piacere per me intervistarti e averti ospite nel blog. Vuoi aggiungere qualcosa prima di salutarci?Come accennato prima vorrei ribadire il mio suggerimento a chi vorrebbe fare della scrittura la sua passione: pazienza e costanza. E ricordatevi che leggere è il miglior modo per viaggiare attraverso lo spazio dell’immaginario.Grazie mille a te.