UNA STORIA DI MENZOGNE E MISTERI, AMORE E ODIO, MA ANCHE SPERANZA. LA SPERANZA DI TROVARE FINALMENTE IL PROPRIO POSTO NEL MONDO.
Dal 25 novembre ritorna dopo 2 anni di attesa la scrittrice Brunonia Barry, per mesi nelle classifiche bestseller di tutto il mondo, con il suo secondo romanzo "La ragazza che rubava le stelle" Come il suo romanzo di debutto "La lettrice bugiarda", il secondo romanzo di Brunonia Barry è dotato di una storia coinvolgente e intessuta di mistero, caratterizzata da una vivida ambientazione storica di Salem. L'autrice tesse una narrazione coinvolgente ricca di personaggi che sembrano poter attraversare la pagine per arrivare direttamente al lettore in tutta la loro forza espressiva. Questa è la storia di come Zee deve ricostruire tassello dopo tassello la propria vita, di come possa finalmente trovare il suo destino, il vero posto nel mondo. Una ragazza ribelle, un passato oscuro e irrisolto, un destino da cui non si può sfuggire.
Oggi Brunonia è ospite qui nel blog per un intervista in cui parla un pò di sè e del suo nuovo romanzo in libreria da poche settimane. SE COMMENTATE L'INTERVISTA POTRETE VINCERE UNA DELLE 2 COPIE IN OMAGGIO MESSE GENTILMENTE A DISPOSIZIONE DA GARZANTI.
Trama:
È notte e il silenzio avvolge la baia di Salem. Zee Finch è ferma sul molo e fissa il mare. Il tempo pare essersi fermato. Le stelle brillano nel cielo senza luna e si riflettono sulle acque dell’oceano disegnando un sentiero luminoso. Una volta Zee conosceva bene quel sentiero. Aveva tredici anni e passava le notti in mare aperto a guidare barche rubate, ma trovava sempre la strada di casa grazie alle stelle. Eppure, un giorno, aveva perso quella rotta, e aveva giurato a sé stessa di non percorrerla più. Perché quel giorno sua madre si era suicidata, all’improvviso. Zee era fuggita da tutto e da tutti, dedicandosi agli studi in psicologia. Sono passati quindici anni da allora. Ma adesso è venuto il momento di ripercorrere quella rotta perduta. Il suicidio di Lilly Braedon, una delle pazienti più difficili di Zee che ora fa la psicoterapeuta, la costringe a fare ritorno. Le analogie fra il caso della donna e quello della madre sono troppe. Zee è sconvolta, ma non ha altra scelta: l’unico modo per fare luce sulla morte di Lilly è capire la verità sul suo passato irrisolto. Un passato pieno di menzogne e segreti che molti, nella chiusa comunità di Salem, hanno cercato di rimuovere. Zee non si può fidare di nessuno. Forse nemmeno di suo padre, ormai un uomo vecchio e malato. Non le resta che fare affidamento su sé stessa, imparare a non dare nulla per scontato, rimettere tutto in discussione, anche quando la fuga sembra l’unica via d’uscita. Ma deve fare in fretta. Perché una nuova spirale di violenza rischia di rendere ogni sforzo vano. La verità corre su un’unica strada, che Zee ha dimenticato per troppo tempo ma che, se troverà il coraggio di ripercorrerla, la porterà a casa. Qui potrà finalmente realizzarsi il destino che le spetta. Dopo il grandissimo successo della Lettrice bugiarda, per mesi nelle classifiche dei libri più venduti di tutto il mondo, torna Brunonia Barry con il romanzo più atteso dell’anno. Libro di punta delle librerie indipendenti americane e in classifica sul «New York Times» grazie al passaparola, racconta una storia di menzogne e misteri, amore e odio, violenza e redenzione, perdono e peccato, ma anche di speranza, la speranza di trovare finalmente il proprio posto nel mondo.
INTERVISTA CON BRUNONIA BARRY
2. Cosa fai mentre scrivi? Hai un particolare processo creativo?
Scrivo di prima mattina, per molte ore prima della colazione. Prima ero solita andare al piano inferiore e farmi una tazza di caffè prima di iniziare a scrivere, ma la caffeina non mi aiuta nel processo di scrittura. Trovo di aver bisogno di essere un po' assonnata per creare qualcosa di nuovo. Nei pomeriggi, riguardo il lavoro del giorno prima, e quindi bevo il caffè. Scrivo a forma libera per un po', solo per esplorare la voce e il personaggio, e, dopo questo scrivo biografie dei personaggi molto lunghe. Quindi creo una traccia per ogni capitolo. Solitamente seguo la traccia, ma i personaggi guidano la storia. Se qualcosa non va bene, faccio un passo indietro per un po' e torno alle biografie dei personaggi. Revisionerò le tracce per essere fedele ai personaggi.
3. Quando non scrivi che tipo di libri di piace leggere?
Solitamente leggo narrativa quando non sto scrivendo e saggistica quando lo sto facendo. Per quanto riguarda la narrativa, va bene tutto, da rileggere i classici ai libri più moderni. Mi piace la narrativa non di genere, ma mi piacciono anche i gialli e i thriller Davvero, mi piace praticamente tutto.
4. Organizzi la storia in anticipo o la storia e i personaggi si sviluppano mentre scrivi?
Non organizzo il libro, lavoro sui personaggi. Quindi dopo che ho scoperto chi sono, li metto in una situazione per vedere cosa faranno.
5. Com'è stata la tua strada verso la pubblicazione? Facile o difficile?
La mia strada verso la pubblicazione è stata inusuale. Mio marito ed io avevamo una piccola casa editrice che pubblicava puzzle rompicapo. Decidemmo di espanderci e di pubblicare il mio libro, con l'idea che, se fosse diventato popolare, l'avremmo quindi venduto ad un editore più grande di New York. Ricevette un'ottima recensione sul Publisher's Weekly e gli agenti iniziarono a chiamare, ma non erano agenti da una grande casa editrice di New York, erano agenti che suggerivano l'opzione di un film. Ho chiamato un'amica a Los Angeles, una sceneggiatrice, e le ho chiesto cosa ne pensava. Lei non conosceva gli agenti che mi stavano chiamando e consigliò che lei stesso lo mandasse al suo agente, come ha fatto. All'agente è piaciuto il libro ma pensò che avrebbe avuto una migliore occasione per l'opzione film se avessi avuto una casa editrice più grande, così mando il libro a New York dove partì un'asta. Alla fine, ho dovuto scegliere tra cinque grandi case editrici. Ho scelto Harper Collins. Garzanti e molte case editrici internazionali hanno comprato il libro dopo, in quello stesso anno.
6. Quali sono gli aspetti più stimolanti e i più gratificanti dello scrivere?
Penso che l'aspetto più stimolante sia l'idea di un termine ultimo. Ho avuto due anni per scrivere il mio secondo libro, ma dovevo anche fare degli incontri, e mi occupavo della promozione del primo libro, che è un ruolo molto pubblico. E' stato difficile per me passare da un ruolo all'altro, dalla persona pubblica alla scrittrice isolata e viceversa.
8. Come si è sviluppata l'idea iniziale, poi?
Ho sentito la voce una seconda volta, mentre stavo camminando vicino alla casa dei Sette Abbaini di Hawthorne. Nella mia immaginazione, ho visto un vecchio uomo ricreare il cent shop d Hepzibah e vendere cose attraverso la sua finestra sul davanti. La voce di Zee disse: "Quell'uomo è mio padre."
9. La protagonista del romanzo è una giovane psicoterapista la cui vita cambia quando uno dei suoi pazienti si suicida riportandola ai ricordi passati di sua madre. Come è nato questo personaggio e perchè hai scelto che Zee fosse una psicologa?
Zee è nata quando ho sentito la sua voce. Mentre lavoravo sulla sua biografia, ho capito che era una guaritrice ferita, qualcuno che stava provando fortemente ad aiutare le persone ma ha sofferto un trauma che ha ispirato la sua scelte di carriera ma ha anche limitato quanto potesse essere brava nel praticarla.
Penso che l'idea della percezione contro la realtà è uno dei temi centrali della vita: cos'è vero contro cosa crediamo che sia vero, e come diciamo la differenza? Questo è ovviamente qualcosa a cui penso spesso, e una questione con cui mi scontro, specialmente in quei giorni di forti e opposte opinioni e interessi speciale. E' importante, penso, essere capaci di muoversi in mezzo alla confusione. La famiglia è molto importante per me. Sono sicura che scriverò sempre sulla famiglia.
11. Nel tuo romanzo ci sono molte questioni attuali e delicate, che qualche volta sono discutibili, come le malattie mentali, il suicidio, fidanzamenti interrotti, e matrimonio tra persone dello stesso sesso. Cosa ne pensi? Pensi sia giusto presentare queste questioni in un romanzo e provare a suggerire al lettore attraverso la tua storia che non è solo d'intrattenimento?
Penso che parte del mio lavoro come romanziere sia di portare in primo piano importanti argomenti di cui abbiamo problemi a parlare. Se posso portare la gente a parlare riguardo a cose che sono spesso nascoste, questo è un buon inizio. Il mio lavoro non è di offrire opinioni ma di portare la gente a parlare. C'è un detto negli Stati Uniti: "Sei solo malato tanto quanto lo sono i tuoi segreti." credo sia vero sia a livello sociale, sia a livello personale.
12. Hai dato inizio al romanzo con un paragrafo molto significativo. Dici che se venti, maree e tempeste possono facilmente distogliere una barca dalla rotta, i marinai usano il sistema di navigazione celeste perchè le stelle sono costanti. Nella vita di ogni giorno qual è il punto di riferimento? Qual è la costante che ti puoi sempre aspettare? E qual è la costante che aiuta Brunonia Barry nel momento più duro e che l'aiuta a trovare la giusta strada?
Penso che la verità sia la costante. Oltre a questa, e da un punto di vista personale, credo nella famiglia. La famiglia è la costante per me, sebbene la famiglia non sia necessariamente una tradizionale.
13. Qual è stata la parte più difficile nello scrivere questo libro? E che tipo di ricerche hai fatto?
C'è stata molta ricerche per questo libro: la storia marittima di Salem, Hawthorne, Melville, Yeats, la navigazione celeste, psicologia, medicina. Penso che metà del lavoro che ho fatto per questo libro sia stato nella forma di ricerca. L'unica parte difficile è stata la scadenza.
15. Quali sono le tre parole che pensi descrivano meglio il tuo romanzo? Perchè?
Le tre parole che sceglierei formano una domanda: Cos'è la famiglia? Negli Stati Uniti, il titolo del romanzo è "La Mappa dei Veri Luoghi", preso da una frase di Herman Melville: "Non è segnato su alcuna mappa, i veri luoghi non lo sono mai." Il romanzo è una ricerca della casa e della famiglia. Nel mio paese, dove le percentuali di divorzio sono quasi al 50%, le famiglia sono diventate più confuse. Le persone si sposano, hanno figli, divorziano, si risposano e hanno altri bambini. Le persone se ne vanno. Muoiono. Le famiglie si restringono. Comunque, il senso della famiglia è molto importante per tutti noi. Zee, la protagonista, sta cercando i veri luoghi della sua vita e, per estensione, la sua vera famiglia.
16. Ci sono nuovi autori che hanno richiamato la tua attenzione?
Amo Lilly King, che ha scritto un libro intitolato "Padre della Pioggia".
17. Ci sono altri progetti su cui stai lavorando al momento?
Al momento sto lavorando al mio terzo romanzo. Sono nelle fasi iniziali. Visto che i miei due primi romanzi sono stati ambientati a Salem, Massachussetts, mi allontanerò in questo. Una piccola parte, ma molto importante, sarà ambientata in Italia.
18. Ancora grazie mille. E' stato un vero piacere per me. C'è qualcosa che vuoi dire prima di salutarci?
Voglio ringraziare voi lettori per la magnifica ricezione che i miei libri hanno ricevuto in Italia e te per le tue domande perspicaci e profonde.
INTERVIEW WITH BRUNONIA BARRY1. Hi Brunonia. I'm very happy to welcome on my blog. Would you like to introduce yourself to the Italian readers who have read your novel or who are going to?
My name is Brunonia Barry. I am a novelist living in Salem, a city just outside of Boston, MA, USA. My first book, La Lettrice Bugiarda, a New York Times and international bestseller, was published in Italy two years ago. I came to Rome and Milan to promote the book and to fall in love with Italy. Last year, in Matera, I won the International Women's Fiction Festival's Baccante Award. Now I am happily back in Italy to promote my second book, La ragazza che rubava le stelle.
2. What do you do while are you writing? Have you a particular creative process?
I write in the early morning, for several hours before breakfast. I used to go downstairs and make myself a cup of coffee before I started writing, but caffeine does not help with my writing process. I find that I need to be slightly sleepy to create something new. In the afternoons, I edit the work of the day before, and I drink coffee then. I write freeform for a while, just to explore voice and character, and, after that I write very long character biographies. Then I create an outline for each chapter. I usually follow the outline, but characters drive the story. If something isn't working, I step away for a while and go back to the character biographies. I will revise the outline in order to be true to the characters.
3. When you are not writing what kind of books do you like to read?
I usually read fiction when I'm not writing and non fiction when I am. For fiction, anything will do, from rereading the classics to the most current books. I like literary fiction best, but I also like mysteries and thrillers. Really, I like just about anything.
4. Did you plot the story in advance or did the story and characters develop as you wrote?
I don't plot the book, I work on the characters. Then after I find out who they are, I put them in a situation to see what they'll do.
5. What was your road to publication like? Is it easy or difficult?
My road to publication was unusual. My husband and I had a small publishing company that published brain teaser puzzle games. We decided to expand and to publish my book, with the idea that, if it became popular, we would then sell it to a larger New York publisher. It received a starred review in Publisher's Weekly and agents started calling, but they weren't agents for a large New York publishing company, they were agents suggesting a film option. I called a friend in Los Angeles, a screenwriter, and asked what she thought. She didn't know the agents who were calling me and suggested that she send it to her own agent, which she did. The agent liked the book but thought we would have a better chance at a movie option if we had a larger publisher, so he sent the book to New York where it started an auction. In the end, I got to pick among five major publishers. I chose Harper Collins. Garzanti and several international publishers bought the book later that same year.
6. What are the most challenging and the most rewarding aspects of writing?
I think the most challenging aspect is the idea of a deadline. I had two years to write my second book, but I also had appearances to make, and I was promoting the first book, which is very public. It was difficult for me to go from one role to the other, from the public person to the isolated writer and back.
7. What inspired you to write La ragazza che rubava le stelle?
I was down on the Salem wharf, watching the Friendship, a recreation of a ship that sailed from Salem in the late 1700s. The riggers were working on the ropes attached to the masts about a hundred feet in the air, and I was nervously watching them, hoping they didn't fall. A voice in my head said one of the lines from the book: "He looks like a spider… Or a dancer." That was Zee's voice, and the beginning of the novel.
8. How did the opening idea develop afterwards?
I heard the voice a second time, as I was walking by Hawthorne's House of the Seven Gables. In my imagination, I saw an old man recreating Hepzibah's cent shop and selling things through his front window. Zee's voice said: "That man is my father."
13. What was the hardest part of writing this book? And what kind of research did you do for this book?
There was a great deal of research for this book: Salem's shipping history, Hawthorne, Melville, Yeats, Celestial Navigation, psychology, medicine. I think half of the work I did on the book was in the form of research. The only hard part was the deadline.
14. Why did you choose Salem like location of the novel?
I chose Salem partly because I live there, and, partly because, to me, Salem is like a character in my stories. Salem is a place where history is always present. It's a beautiful, small city, with a great diversity of people, and the economy is dependent on history and on tourists, which is both a strength and a weakness. In both novels, I have used Salem's small issues to reflect the larger issues of society today.
15. What are the three words do you think best describe your novel? Why?
The three words I would choose form a question: What is family? In the US, the title of the novel is The Map of True Places, which is taken from a quote by Herman Melville: "It is not down in any map, true places never are." This novel is a search for home and family. In my country, where the divorce rate stands at almost 50%, families have become more blended. People marry, have children, divorce, remarry and have more children. Families grow. People move away. They die. Families shrink. Still, the sense of family is very important to all of us. Zee, the protagonist, is searching for the true places in her life, and by extension, her true family.
I love Lilly King, who wrote a book called "Father of the Rain."
17. Do you have any other projects you're currently working on?
I am currently working on my third novel. I am in the beginning stages. Since my first two novels have been set in Salem, Massachusetts, I will break away in this next one. A small but very important part of it will be set in Italy.
18. Thank you so much again. It was a real pleasure for me. Do you have something to tell before you say goodbye?
I want to thank your readers for the wonderful reception my books have received in Italy and you for your thoughtful and perceptive questions.