quest'oggi ho invitato come ospite qui nel blog un'autrice italiana, Sara di Furia, al suo esordio narrativo con il romanzo "Il Mondo di Eva", edizioni Serra Tarantola. Un giovane talento che ho scoperto grazie ad una lettrice del blog e che spero potrete leggere anche voi presto, dato che il volume costa appena 12 euro.
Un romanzo d’esordio che con sensibilità ed emozione racconta l’amore nato in un mondo ai confini della realtà, in una dimensione in cui angeli e demoni lottano per la salvezza o la dannazione eterna delle anime umane. Una storia che conquista per la sua semplicità, ma che allo stesso tempo spinge ad affrontare con coraggio la morte, anch’essa tappa della vita, in un finale che spalanca le porte alla speranza.
Mi raccomando non lasciatevelo sfuggire!
"E' l'istante del primo abbraccio che spigiona una tale energia da riportare alla vita un essere già perduto nell'ombra della morte su cui l'amore è riuscito a vincere"INTERVISTA ALL'AUTRICE
La passione è un fuoco che brucia, ma destinato a spegnersi in fretta. Per quanto riguarda ciò che sento per la scrittura invece direi che il termine esatto, anche se può sembrare obsoleto, sia "amore". Un sentimento coltivato e cresciuto con il tempo. Ricordo che in quarta elementare quando mia madre mi chiese di scrivere la letterina per Santa Lucia, che qui nel bresciano porta i doni ai bambini buoni nella notte tra il 12 e il 13 dicembre, io scrissi un unico regalo: una macchina da scrivere! E fu così che arrivò la mia Olivetti, che ovviamente ancora conservo. Quando il giorno seguente andai a scuola tutti i miei compagni mostravano i loro giochi decisamente più consoni ed usuali per l'età, mentre io portai la mia macchina pesantissima in ghisa che però mi riempì d'orgoglio. Da allora scrivere è diventato per me essenziale. Quando penso ai personaggi delle mie storie, sento che sono mie creature, che sono parte di me e spesso sono io per prima a restare catturata dal loro fascino. Scrivere mi dà la possibilità di ritagliare un angolo di mondo tutto mio in cui posso rifugiarmi e vivere di fantasia. Lì posso sconfiggere le mie paure, ma più di ogni altra cosa, ho un'occasione per conoscere me stessa. Insomma, scrivere è per me il miglior psicologo.
3) Cosa fai di solito mentre scrivi? Hai un particolare processo creativo?
Veramente le mie storie mi si presentano da sole davanti agli occhi, come se stessi vedendo un film. La "difficoltà" poi è solo riuscire a mettere sulla carta ciò che "vedo". Ma non potrei mai scrivere senza la musica. Quando è il momento accendo il mio MP3 e metto in moto le emozioni. Lo porto sempre con me perchè ogni luogo e ogni momento sono buoni per scrivere! Ascolto canzoni in lingua inglese per non farmi distrarre troppo dal testo e per lasciarmi trasportare invece dalla melodia e dal ritmo, impagabili fonte d'ispirazione. Non ho un genere musicale in particolare, ma in base al tipo di immagine, o "scena", che devo descrivere e a cui ho precedentemente pensato, scelgo cosa ascoltare. In questo modo spazio dal rock al gregoriano! Sono sempre alla ricerca di canzoni che possano fare da colonna sonora alle mie storie. Tengo poi sempre con me un piccolo quaderno dove appuntare le idee che magari durante la giornata si affacciano alla mia fantasia... Mai lasciarle scappare!
4) Quali sono gli autori che ti hanno formata o che ami particolarmente? Quando non scrivi che genere di romanzi ti piace leggere? Vuoi consigliarci un romanzo che hai letto di recente e che ti ha particolarmente colpita?
Devo ammettere che non ho mai avuto molto tempo per leggere poichè sempre presa a studiare per l'università. Solo recentemente ho scoperto questo piacere. Proveniendo da una cultura classica però tra i miei preferiti ci sono indubbiamente Gabriel Garcia Marquez e Hermann Hesse. Da poco però ho realizzato che più di ogni altro genere mi affascina l'urban fantasy (forse perchè è anche il mio genere di scritttura). E questo non tanto per il mio bisogno di evasione da questa realtà, ma per la necessità di credere che dietro di essa ci sia molto di più di quel che appare. A questo proposito vi segnalo i libri dello spagnolo Zafron ed in particolare il suo "L'ombra del vento". E speriamo che il passaparola che lo ha reso famoso funzioni anche con me...
"Il mondo di Eva" è nato decisamente per caso. L'unica cosa certa era che dovevo assolutamente scrivere di angeli. Sai, l'esperienza piuttosto recente che ho avuto durante il parto mi ha segnata molto. Ricordo che fu necessaria l'anestesia totale d'urgenza per procedere con il cesareo. Durante il mio stato di incoscienza "sognai" uno zio scomparso da poco. Ciò che accadde in quella manciata di minuti mi lasciò la certezza che tra il mondo dei vivi e quelli dei morti ci fosse molto più che uno spiraglio di comunicazione. A partire da quell'evento il mio interesse si volse completamente alle esperienze pre-morte. Passai tre mesi nelle biblioteche della mia città documentandomi il più possibile sull'argomento. Il mistero che quel tipo di esperienza sprigiona attorno a sè mi conquistò e così decisi di mescolare le due "realtà", angeli ed esperienze pre-morte. Il mio libro è dunque un tentativo di dare ragione a una dimensione che di ragione non ne ha. Un lettore attento capisce che nel mio romanzo l'amore nato sul confine tra i due mondi tra i due protagonisti non è il nucleo centrale della storia, ma solo la cornice. In realtà è uno scritto profondamente spirituale, una meditazione sull'origine del bene e del male, sull'amore più puro (di Dio e da/per i figli), sul libero arbitrio e molto altro ancora. Briciole di tutto questo sono sparse qua e là tra le pagine a formare, alla fine, un tutt'uno.
6) Questo è il tuo romanzo d'esordio pubblicato con Editrice Serra Tarantola. Com'è stata la tua esperienza di pubblicazione?
Devo dire che con Marco, il mio editore, prima di avere un rapporto formale di lavoro, c'è un rapporto d'amicizia. Con lui nel 2009 ho pubblicato un saggio dal titolo "Spes ultima dea. La spiritualità nera nel canto gospel" che nel 2010 si è classificato al secondo posto al "Concorso Internazionale G.Sciacca" nella categoria saggistica. Per quanto riguarda "Il mondo di Eva" ricordo che timidamente gli chiesi di leggere ciò che avevo scritto senza l'intenzione di pubblicare nulla. Visto che per me era la prima esperienza da scrittrice di un romanzo, l'intenzione era quella di avere solo un suo parere da esperto dato che in 40 anni ha letto davvero di tutto. Non nutrivo affatto alcuna mira editoriale. Mi stupì non poco quando poi mi disse che voleva pubblicarlo! Serra Tarantola è uno dei tanti editori che ci sono in circolazione ahimè a pagamento, ma per quanto mi riguarda lui ha creduto nella mia storia ed è stato lui ad investire su di essa, senza chiedere nulla "al mio portafoglio". E questa è stata un'ulteriore soddisfazione! Il fatto è che viviamo in un paese dove la pubblicità la fa da padrone e, come ben sai, acquistare spazi pubblicitari ha dei prezzi proibitivi per un piccolo editore. In questi casi l'unica pubblicità possibile è quella che il libro da solo riesce a farsi con il passaparola.
7) Angeli e Demoni.Come mai hai deciso di parlare di queste due figure soprannaturali? Quale fascino esercitano su di te?
So che ultimamente è una tematica che va molto di moda, ma il vero motivo è che gli angeli sono presenza costante nella mia vita. In senso lato devo anche ammettere che angeli e demoni sono le due parti di me che sento quotidianamente in lotta. Se si deve scrivere di ciò che si conosce, io ho scritto di quello che sento accadermi dentro. Il bene e il male, la luce e il buio, con tutti i loro interrogativi e "non-senso", sono un aspetto della vita che mi ha sempre affascinato. Forse è il desiderio di risolvere questi enigmi che mi ha spinto a parlare di loro.
8) "Cos'era lui per me? Paradiso o Inferno? Entrambi, mescolati in un unico vortice..." Una storia d'amore nata ai confini della realtà narrata con sensibilità ed emozione. Quanto spazio ha la storia d'amore nel romanzo? E da dove nasce la voglia di raccontare un amore ultraterreno?
Come ti accennavo prima la storia d'amore in realtà fa da cornice a molto altro. Io credo che il motore di questa storia sia invece il desiderio, tipicamente e squisitamente umano, di essere felici. In ciascuno di noi coesistono aspetti contrastanti tra loro. La felicità a cui si aspira in questo mondo è fatta dalla speranza di aver trovato una persona i cui aspetti "paradisiaci e infernali" ben possano incastrarsi, come in un puzzle, con i nostri. Nel mio romanzo i due protagonisti, agganciati l'uno all'altro in questo modo, iniziano la loro folle corsa verso la felicità, anche se in una dimensione onirica.
9) Parliamo dei tuoi protagonisti. Cosa li rende speciali? Quali sono le loro caratteristiche peculiari?
La caratteristica di Eva è proprio quella di non averne alcuna! E' il prototipo di qualsiasi ragazza con una famiglia e una vita normale e con la voglia di dare un senso alla propria esistenza. Una donna che alla fine del
romanzo trova in sè l'amore che tanto andava cercando e che con coraggio sceglie la vita. L'incontro con Alex, l'angelo condannato all'eternità, le farà capire che da mortale tutto è più bello proprio perchè assume il valore del "non più". E' dunque in questa dimensione terrena che si realizza il nostro Paradiso o il nostro Inferno in base alle scelte che si fanno. Alex è un personaggio un po' malinconico che in realtà accompagna solamente Eva in questo viaggio alla scoperta di se stessa. Al termine del viaggio niente sarà più come prima. Il suo mondo sarà ricoperto da uno strato fitto di neve, simbolo dello sguardo nuovo con cui Eva da qual momento guarderà tutto ciò che la circonda.
10) Sei un'insegnante di Religione cattolica in alcune scuole. La tua formazione in questo ambito ha influito molto sulla stesura del tuo romanzo, sulla caratterizzazione della storia e dello stesso mondo in cui hai ambientato il romanzo. Penso agli angeli per esempio... La concezione del bene e del male ne Il mondo di Eva si rifà anche al tuo credo cattolico?
Sicuramente la mia formazione dottrinale e religiosa ha influito notevolmente, ma non è stato propriamente l'aspetto "cattolico" che ho voluto proporre nel mio romanzo, bensì un quadro molto più ampio. Avendo studiato tutte le religioni esistenti e non, ho avuto modo di confrontare le visioni di questi aspetti nelle diverse spiritualità. Ho cercato così di coglierne i tratti comuni e rappresentarli attraverso i personaggi e i luoghi. Quello che ne è risultato è una visione molto personale.
11) Quali sono i tuoi progetti futuri? Puoi darci qualche news?
Ho cominciato da poco a lavorare ad un nuovo romanzo, volutamente molto diverso da "Il mondo di Eva". Sono solo all'inizio, ma posso anticipare che affronterà la tematica dei sette peccati capitali nella Venezia del 1792. Qualche idea ha già preso corpo, ma ancora molto lavoro mi aspetta! Gran parte della trama vive già nella mia mente e sono elettrizzata al pensiero del piacere che mi aspetterà durante la sua stesura!
12) Ti ringrazio molto per essere stata mia ospite e di aver accettato il mio invito. Vuoi aggiungere qualcosa prima di salutarci?
Intanto sono io che devo ringraziare te! Vorrei fare un appello accorato ai lettori di questo nostro Bel Paese: date una possibilità agli scrittori italiani non cedendo alla mera commercializzazione da "prodotti da banco"!
Risolleviamo l'editoria italiana e, in ultimo, continuate a leggere per aprire la mente a nuovi orizzonti!