.§cuori di panna§.
Dopo Londra, picchi di glicemia – i miei.
per i gelati trangugiati con rabbia,
non vista,
a notte fonda,
insieme al salato delle lacrime.
unici spettatori non paganti di questo mio scandaloso peccato di gola
una mezzaluna sbilenca, un vociare di ubriachi,
il solito autobus semideserto e le poesie di Sylvia.
perchè i cuori di panna notturni sono
il risultato degli abbracci spezzati,
sono l’illusione e l’inganno
di cui ho bisogno
in questi istanti,
attenuano e rinfrancano il dolore di una mancanza,
mancanza divenuta oramai quasi un’ossessione.