Wrong è un film che viaggia nell'irrealtà, nell'assurdo, con personaggi eccentrici e situazioni al limite della follia. Il mondo mostrato da Wrong, così come poi anche quello reale, è dominato dal caos. La differenza tra i due sta nel filtro della logica che l'uomo gli imprime.
Nel mondo di Wrong questa specie di filtro semplicemente sembra non pervenuto, i personaggi che lo vivono seguono altre regole e non salvaguardano le proprie emozioni, il proprio stupore o quant'altro. Loro si esprimono e si muovono liberamente nella più completa irrazionalità mentre a noi spettatori non rimane altro che restare sbigottiti, ma non tanto nel vedere il vicino di casa di Dolph (il protagonista della pellicola) non riuscire ad ammettere di fare jogging oppure nel ritrovarci all'interno di un ufficio perennemente innaffiato dai bocchettoni antincendio, dove i dipendenti sembrano non fare caso ai litri di acqua che cadono sulle loro teste, i computer, i telefoni ecc. Il nostro sbigottimento è dipeso dalla normalità dei personaggi di fronte a tutto ciò. In Wrong non ci si fanno troppe domande sul perché la palma nel giardino di Dolph si sia trasformata nottetempo in un pino o che una cacca di cane abbia una memoria visiva che si può persino estrapolare, così come risulta alquanto normale la telepatia con il proprio cane scomparso. Tutto diventa lecito e plausibile.
Con l'avanzamento della pellicola, che già nella primissima scena mette in chiaro le cose grazie a un vigile del fuoco che, incurante, defeca sulla strada mentre sullo sfondo un camioncino va a fuoco, questo sbigottimento però diventa più lieve, si comincia a palesare in noi un senso di assuefazione misto a fascinazione, curiosità e voglia di farsi sorprendere dalla follia di Dupieux.
Quello che succede in Wrong non è necessariamente sbagliato (anche se in qualcuno si potrebbe scatenare una nevrosi), ma è forse solo un altro modo di vedere le cose e di gestire il caos e gli eventi. Sempre ammesso che lo si voglia fare...
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Compra Wrong [Ed: Francia]
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