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WTO: storico accordo mondiale per gli scambi commerciali

Creato il 07 dicembre 2013 da Stivalepensante @StivalePensante

Il Wto, l’Organizzazione Mondiale per il Commercio, è riuscito a sbloccare il negoziato di Doha, fermo dal 2008.

La conferenza WTO sugli scambi commerciali di Bali (mc9.wto.org)

La conferenza WTO sugli scambi commerciali di Bali (mc9.wto.org)

L’accordo è stato siglato tra i ministri del Commercio dei 160 Paesi aderenti all’organizzazione nell’isola indonesiana di Bali e consente la liberalizzazione del commercio internazionale. “Questa volta abbiamo l’unità tra tutti i membri”, ha annunciato il direttore generale del Wto, il brasiliano Roberto Azevedo.

L’intesa, raggiunto sul filo di lana dopo che Cuba aveva minacciato di porre il veto sul pacchetto, potrebbe garantire un aumento di un miliardo di dollari nell’economia mondiale, ma è criticato dalle organizzazione no-global secondo cui facilita soprattutto i grandi gruppi. L’intesa è arrivata nella notte dopo 12 anni di negoziati che non avevano prodotto alcun frutto. L’accordo deve essere ora approvato dai singoli governi degli Stati membri.

Secondo uno studio commissionato da Washington l’accordo potrebbe iniettare 960 miliardi di dollari nell’economia globale e creare 21 milioni di posti di lavoro, 18 dei quali nei paesi in via di sviluppo. Il capitolo più singificativo del pacchetto di Bali riguarda la facilitazione del commercio: si tratta di un accordo multilaterale per semplificare le procedure doganali riducendo i costi e migliorandone la velocità e l’efficienza. I benefici in termini economici sono stimati tra i 400 miliardi e i 1.000 miliardi di dollari. Ci sono poi i temi agricoli e cioè: servizi generali, stoccaggio pubblico di materie prime ai fini della sicurezza alimentare, “Tariffe Quota Rates” e maggiore competizione nelle esportazioni. Inoltre c’è il capitolo relativo al mercato del cotone e, rispetto alle richieste dei Paesi meno sviluppati il rivnio dell’implementazione della liberalizzazione dei servizi.

MISE, storica opportunità per le PMI italiane. “L’accordo Wto raggiunto a Bali è un risultato storico. Dopo 20 anni, 160 Paesi hanno chiuso un accordo multilaterale sul commercio”. Così il vice ministro allo Sviluppo Economico, Carlo Calenda, commenta la conclusione della IX Conferenza Ministeriale dell’Organizzazione Mondiale del Commercio (Omc). ”Tutti i membri del Wto, dai Paesi meno sviluppati alle grandi economie mondiali – prosegue il vice ministro – hanno adottato un testo che prevede: un’ampia gamma di misure per facilitare gli scambi commerciali; la possibilità per i Paesi in via di sviluppo e meno sviluppati di accumulare derrate alimentari da distribuire ai cittadini più poveri; una serie di misure per aiutare i Paesi meno avanzati a inserirsi nei flussi di commercio mondiale”. Per le piccole e medie imprese italiane esportatrici, “le misure di facilitazione degli scambi commerciali – osserva ancora Calenda – rappresentano una straordinaria opportunità per crescere. Le stime commissionate dal Wto sul potenziale di crescita del Pil mondiale derivante dai capitoli negoziali effettivamente chiusi a Bali, infatti, parlano di un incremento di piu’ di 1.000 miliardi di dollari”. “L’Ue e l’Italia – conclude Calenda – hanno tenuto una posizione di forte supporto al pacchetto presentato, contribuendo alla positiva conclusione del negoziato. E molto del merito del successo va al nuovo DG del WTO Roberto Azevedo, che ha fatto un lavoro davvero straordinario”.

Saranno veramente raggiunti gli obiettivi prefissati? E come mai le organizzazioni no-global non si fidano di questo accordo? Forse a causa degli effetti collaterali di questa avida globalizzazione?

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