Il primo libro di Andrea Paolucci è come una scarica di adrenalina che dalla pagine si trasmette direttamente al lettore. Una scarica punk, postmoderna, debosciata, surreale che ti fa schizzare al ritmo di musica techno.
Puoi trovarti nel party più fico del mondo, ma essere privo di ecstasy o averne troppa da smerciare, puoi essere la notte in cui cerchi di dare una svolta alla tua vita o l’ultima notte che passi sul pianeta Terra; puoi essere in giro da troppo tempo con i tuoi amici, saltando di palo in frasca per arrivare fino all’aeroporto o semplicemente aver incontrato la donna giusta al momento sbagliato.
Andrea Paolucci non descrive mai le situazioni in prima persona ma si intuisce che molte esperienze le ha vissute o le ha viste o le ha potute immaginare senza problemi. Il suo atteggiamento nel narrare le dis-avventure dei suoi perlopiù giovani protagonisti lo chiamerei un “distacco partecipato”, vissuto, anzi narrato, con tono scanzonato e irriverente, quasi come se nel raccontare le vicende, stesse prendendo in giro se stesso o dei suoi amici, o stesse raccontando qualche semi-leggenda metropolitana o qualche trip andato a male noto nell’ambiente.
WUH! è giustamente nella classifica dei nostri buoni propositi librari per l’anno venturo (ricordate?) perché è un libro schietto, che si legge scorrevolemente e lo fa divertendoti, perché la voce dell’autore ti tiene legato alla pagina senza bisogno di svelare verità innate o parlare di massimi sistemi, ma lo fa trascinandoti nel suo universo, sicuramente un po’ folle, talvolta deviato e un pizzico psichedelico, ma non così imprevedibile ed impossibile da essere, in fondo, così diverso dal tuo.
Azzurra Scattarella
Andrea Paolucci, WUH!, Gorilla Sapiens, € 13,80, 2012