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WWF: “Il mare non è ‘Res Nullius’. Violato il divieto di navigazione per tutela parchi marini”

Creato il 01 giugno 2012 da Dreamblog @Dreamblog
Occorre far rispettare le regole per la sicurezza ambientale e della navigazione, rafforzare i controlli e la prevenzione  . “Non si può continuare a considerare il mare ‘res nullius’, patrimonio di nessuno, abbiamo da marzo le regole per garantire la sicurezza ambientale e della navigazione nelle acque territoriali italiane e bisogna che tutti le rispettino”. E’ il commento del WWF Italia sul nave mercantile rimasta incagliata nell’Arcipelago Toscano. “Il WWF ricorda che non solo nel caso dell’incagliamento della nave mercantile all’Elba è stato violato il divieto di navigazione a due miglia dai perimetri esterni dei parchi, stabilito con il decreto ministeriale del 2 marzo di quest’anno, ma si continua a non prendere in considerazione le particolari esigenze di tutela del Santuario internazionale dei cetacei. Un’area che il nostro Paese, con Decreto del Presidente della Repubblica del 17 dicembre 2011 vuole racchiudere in una Zona di protezione ecologica del Mediterraneo Nord Occidentale, del Mar Ligure e del Mar Tirreno. ben oltre il limite esterno del mare territoriale italiano, in acque internazionali”. “L’Italia – conclude l’associazione del Panda – s’è dotata di norme efficaci per la sicurezza della navigazione, bisogna applicarle, ma anche e soprattutto pretendere che, nell’interesse della comunità che vengano rispettate. Occorre rafforzare controlli e prevenzione migliorando la capacità d’intervento delle capitanerie di porto consentendo loro il costante controllo della navigazione con mezzi tecnologici idonei”. La reazione del WWF arriva come conseguenza di quanto accaduto la notte scorsa, quando una nave mercantile battente bandiera panamense, la M/n Mersa, si è incagliata contro una scogliera dell’Isola d’Elba, presso il porticciolo e la spiaggia di Sant’Andrea, nel comune di Marciana. La nave mercantile ha un carico di 2.970 tonnellate di tondini di ferro, partita da Marina di Carrara, era diretta a Bejaia in Algeria. Lo scafo è di 90 metri, ha una stazza di 1686 tonnellate. I 12 membri dell’equipaggio sono tutti di nazionalità turca e sarebbero illesi. Lo squarcio di 3-4 metri provocato dalla collisione con la costa è sul lato di dritta della prua, lontano da dove si trovano i depositi di carburante. Sul posto, oltre al personale subacqueo per il controllo della falla, stanno operando anche due motovedette della Guardia costiera che ha fatto levare in volo anche un elicottero: il velivolo, sorvolando a bassa quota lo specchio di mare dell’incidente, non ha rilevato traccia di sversamento.  Secondo una prima ricostruzione delle autorità portuali, la nave ha inspiegabilmente tenuto una rotta che puntava contro l’isola. L’intervento delle capitanerie di Porto è scattato dalle 4.30.

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