“Quando tempo fa uscì la notizia che il vocabolario Zingarelli, nella sua ultima edizione, aveva rilevato un numero assai elevato di parole a rischio di estinzione nella lingua italiana per mancanza di uso corrente, la prima cosa che mi è venuta in mente è stata l’associazione col mondo della natura e le organizzazioni di protezione per le specie a rischio come il WWF.
È bastato sostituire al wide dell’acronimo della celeberrima fondazione il words (parole) dell’argomento in questione per crearmi la cornice narrativa entro cui sviluppare un tema che ritengo molto stimolante per la riflessione dei giovani spettatori: la comunicazione corrente e il linguaggio attuale che sempre più stanno subendo un processo di impoverimento e contrazione a causa di un uso sempre più “economico” e condizionato dalle esigenze della modernità: rapidità, facilità, globalità.” (Gigi Palla).
Un’oasi teatrale, un WWF linguistico accoglie e protegge parole a rischio di estinzione, parole dimenticate, di cui non si conosce più il significato. Protagonisti un gruppo di premurosi e brillanti volontari che cercheranno di reinserire queste parole nel loro “habitat naturale”: il linguaggio comune. Un habitat che però appare sempre più “contaminato” da improbabili neologismi e forme contratte in stile sms: vi riusciranno queste parole a sopravvivere?
Testo e regia di Gigi PallaPer bambini dagli 11 ai 13 anni
Domenica ore 16.00 e 18.00; dal lunedì al venerdì ore 9.30 e 11.00