Magazine Legge

www.tassa.li il sito che ti darà l’applicazione per segnalare i casi di evasione fiscale

Da Mandingodolceacqua

www.tassa.li il sito che ti darà l’applicazione per segnalare i casi di evasione fiscaleTassa.li: l’app per segnalare i casi di evasione fiscale

“Se tutti pagassero le tasse, tutti pagherebbero di meno”, questa frase ci accompagna ormai da anni visto che l’Italia rimane uno dei paesi con il più alto tasso di evasione fiscale al mondo. Da oggi, con l’applicazione Tassa.li, anche l’utente iPhone può segnalare casi di evasione fiscale direttamente dal dispositivo.

La segnalazione è del tutto anonima e può essere fatta quando, ad esempio, un esercente non rilascia lo scontrino o quando viene emessa uan fattura errata. Le segnalazioni sono geolocalizzate e sono accessibili da tutti gli altri utenti che utilizzano la stessa app. Questa applicazione è nata da un’idea della Startup Weekend, un’organizzazione che mette insieme giovani imprenditori del settore IT e che organizza eventi in tutte le città del mondo.

Fonte

Altro articolo preso sul corriere

Ecco « Tassa.li», il sito internet
per smascherare i «furbetti»

In otto mesi ha ricevuto da tutta Italia più di 17 mila segnalazioni; 2200 da Roma: ristoranti, bar, negozi e bancarelle

ROMA - Il commerciante non rilascia lo scontrino? Il ristoratore con indifferenza dà solo il pre-conto (documento senza alcun valore fiscale) e glissa sulla ricevuta? L’artigiano propone lo sconto, «ma senza fattura»? Per denunciare l’evasione fiscale adesso non c’è solo il numero della finanza da chiamare (117). Per i cittadini tecnologicamente più smaliziati, e soprattutto dotati di I-Phone, I-Pad o di smartphone con sistema Android, la segnalazione può viaggiare online. Con un click. Non ha il valore di una denuncia. Come si fa? Basta scaricare l’applicazione gratuita su App Store o su Android Market.

 

La homepage del sito Tassa.Li

Pochi secondi. E il telefonino diventa uno strumento per stanare chi non vuole pagare le tasse. Anonimo resta chi inoltra la segnalazione. Anonimo (ma comunque identificabile) è chi ha frodato il fisco. Ma tutto viene registrato. E cioè il luogo in cui è stata omessa la ricevuta fiscale. La somma evasa. E il tipo di merce o il servizio per il quale l’esercente ha dribblato il fisco. E poi i dati appaiono in una mappa su Internet all’indirizzo http://tassa.li.
L’idea è di un giovane ingegnere del Politecnico di Torino, Edoardo Serra. E l’ha messa a punto alla fine dello scorso inverno, nel corso di un week-end dedicato alle nuove iniziative imprenditoriali ai tempi di Internet. Il sito da diversi mesi è operativo. Curato da un pool di giovani che hanno deciso di dichiarare guerra ai furbetti delle tasse: oltre all’ideatore Serra, dietro il sito che dà la caccia agli evasori ci sono Riccardo Triolo, che sulle pagine di Tassa.Li si definisce «profondamente appassionato di imprenditoria e startup web»; Ciro Spedaliere, che parla di sé come di «un tossico dell’innovazione»; Mattia Gobbo, che racconta di essersi trasferito «a Londra un anno fa»; Nicoletta Donadio, che «ama fare le foto e tappezzare ogni muro con esse»; e infine un non meglio identificato Bruno Bellissimo.

Al di là dei toni un po’ goliardici di presentazione, il sito Internet è uno strumento interessante, anche se certamente non scientifico, per mappare l’evasione; e per far sentire il fiato sul collo (virtualmente parlando, s’intende) ai furbetti. Sabato sera il contatore generale del sito indicava la ragguardevole cifra di oltre 17 mila segnalazioni in otto mesi, per un totale di somme evase di quasi 2,7 milioni di euro.

E la Capitale è ai primi posti nella classifica delle segnalazioni: circa 2200, molte riguardanti ristoranti anche nel centro storico e addirittura a ridosso del Quirinale e anche di Palazzo Chigi, cioè proprio da dove il premier Mario Monti continua a promettere lotta senza sosta agli evasori fiscali. Molte segnalazioni arrivano al sito dal Nord-Italia, meno invece dal Sud. Ma sarebbe sbagliato pensare che ci sia più evasione nelle regioni settentrionali rispetto a quelle meridionali.

Forse, più semplicemente, l’applicazione per denunciare gli evasori è più diffusa e utilizzata al nord che al sud. E del resto, per ammissione degli stessi ideatori, il sito Tassa.Li non ha pretese di rappresentare in maniera scientifica la massa dell’evasione. In ogni caso se la Guardia di finanza desse di tanto in tanto un’occhiata alla mappa, avrebbe sicuramente degli spunti di lavoro interessanti. E soprattutto ben localizzati.

Paolo Foschi
[email protected]

 

condividi con Facebook
Condividi su Facebook.



Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :