Ci vogliono tempo, dedizione, menti aperte e recettive, curiosità e fatica per trasformare un’idea in qualcosa di reale, per farla crescere e migliorare, per alimentarla e tenerla in vita senza che l’essenza si perda nel cammino diventando qualcosa di diverso da ciò che era in principio. Sono trascorsi dieci anni e il Festival della Sardegna continua ogni estate a raccontare storie con la stessa attenzione e passione di sempre, fedele e presente al proprio modo di essere e di intendere i libri e i racconti, che sono l’anima e il corpo del pensiero che l’ha generato.
I sei musicisti - Christopher Dell, vibrafono e coordinatore del gruppo (Germania), Gavino Murgia, sassofono (Italia), Lelio Giannetto, basso (Italia),Wolfgang Reisinger, batteria (Austria), Nicolas Simion, clarinetto (Romania), Maciej Fortuna, tromba (Polonia) – attesi a Gavoi qualche giorno prima dell’inizio del Festival, sono chiamati ad eseguire una composizione musicale originale realizzata durante il loro periodo di permanenza sull’isola e ispirata all’esperienza e alle suggestioni che il luogo ha suscitato loro.
A partire dal giorno successivo – venerdì 5 luglio – hanno inizio gli incontri che si articolano in differenti momenti distribuiti tra mattino, pomeriggio e sera. Si comincia alle ore 10.30 con l’appuntamento d’apertura Dal Balcone presentato quest’anno dalla giornalista Zita Dazzi che incontra gli scrittori Andrea Canobbio venerdì 5, Maurizio De Giovanni sabato 6 e Marco Malvadi domenica 7.
I primi ospiti della fascia pomeridiana – che si apre come di consueto alle ore 16.00 con lo spazio dedicato ai Reading - sono il noto ed irriverente vignettistaVauro, ospite nella giornata di venerdì 5, l’attore Fabrizio Gifuni con Il Pasticciaccio sabato 6 e, domenica 7, lo scrittore Lorenzo Amurri che presenta il suoApnea accompagnato dalla voce di Daniele Monachella.
La forte collaborazione con gli Istituti di Cultura Europei inaugurata in questi anni – arricchita in questa edizione dalla presenza del British Council e ulteriormente consolidata dal progetto del concerto inaugurale – continua anche negli spazi degli incontri con gli autori delle 17.15. Nella giornata di venerdì 5 luglio è, infatti, ospite sul palco insieme alla giovane scrittrice Marta Pastorino, lo scrittore inglese Alex Wheatle, sabato 6 sono protagonisti gli scrittori Annamaria Falchi eMarco Porru, mentre domenica 7 è in programma un appuntamento dal respiro internazionale con la poetessa e scrittrice rumena Ruxandra Cesereanu e il poeta austriaco Karl Lubomirski. Grazie, invece, alla collaborazione con Liberos - rete nata nel 2012 quale luogo di confronto e occasione di scambio e sostegno tra autori, editori e librai sardi – sul palco a fare gli onori di casa è la scrittrice Chiara Valerio.
I notturni del Festival delle 22.30 vedono, infine, sul palco il giornalista e scrittore Saverio Simonelli insieme al tedesco Robert Hültner, drammaturgo, regista e scrittore venerdì, 5 – incontro realizzato in collaborazione con il Goethe-Institut – mentre, sabato 6, sono protagonisti dell’appuntamento di chiusura di questa decima edizione Massimo Gramellini, giornalista e scrittore, insieme a Elisa Galletta.
Sabato 6 luglio torna l’oramai irrinunciabile appuntamento con il Dopofestival delle 24.00, momento giocoso e ironico con gli ospiti del Festival e con brindisi finale a base di mirto. Come da tradizione ogni incontro è preceduto da un omaggio che il Festival rende a personaggi importanti del mondo della cultura, con letture quest’anno di Italo Calvino, di Franco Solinas e dei Fratelli Grimm. Di questi ultimi, in particolare, vengono lette alcune fiabe scelte e riscritte da importanti firme del panorama letterario italiano e tedesco nell’ambito del progetto Grimmland promosso dal Goethe-Institut.
Questa X edizione presenta, inoltre, importanti novità. L’incontro di sabato mattina alle ore 9.00 a Lodine, ospitato nella panoramica piazza di questo piccolo centro a pochi kilometri da Gavoi e dedicato al lavoro e alla sofferenza del tempo senza lavoro, con Massimo Cirri – autore di un libro, recentemente uscito, dedicato a questo tema – e Tiziana Crostelli e Paola Fontana, lavoratrice Agila – ex Eutelia, moderato da Corrado Mandreoli, responsabile delle politiche sociali presso la Camera del lavoro di Milano. I due appuntamenti nello spazio della Scuola Elementare, adatti ad un pubblico di tutte le età: alle 12.00 Leggevo che ero - ispirato alla mostra promossa dalla rivista Andersen allestita durante i giorni del Festival – con Massimo Cirri, venerdì 5, e Lorenzo Amurri, sabato 6, chiamati a leggere il loro libro preferito dell’infanzia, e, alle 18.00, l’incontro con gli autori moderato da Francesca Casula che introduce Zita Dazzi, venerdì 5 per l’incontro Teo e gli altri. Raccontare le emozioni tra verità e finzione, e Saverio Simonelli, sabato 6, nell’incontro dal titolo Le orme delle Fiabe. Quando i luoghi raccontano la fantasia.
Per tre giorni viene proposta un’ampia serie di laboratori creativi, di illustrazione, narrazione, scultura, arte e danza, mostre e incontri con importanti autori del mondo culturale e letterario per ragazzi e adulti. Tra gli ospiti alcune importanti autrici e illustratrici: Desideria Guicciardini ed Emanuela Nava con alcuni laboratori di narrazione e illustrazione in cui mostrano le diverse strade del racconto per parole e immagini, la cagliaritana Eva Rasano e Allegra Agliardi che tengono alcuni laboratori per bambini e ragazzi di diverse età. Presenti anche Sara Colaone, vera fuoriclasse nel campo della Graphic novel, sia per i contenuti sempre impegnati, che per la realizzazione illustrativa, chiamata a tenere i laboratori per ragazzi più grandi, e Manuel Mureddu, fumettista e autore, che lavora con i bambini ad un laboratorio di fumetto.
Da non mancare anche il duplice appuntamento con Gek Tessaro, venerdì 5 alle 16.30, sul palco insieme a Federico Taddia – vincitore nel 2013 del Primio Andersen per la collana di divulgazione scientifica da lui curata e scritta per Editoriale Scienza “Teste toste” che dà, inoltre, il nome al suo incontro di domenica 7 – e sabato 6 alle 21.00, protagonista dello spettacolo Cuore di Chisciotte, un inno alla generosità della follia.
Impegnati, invece, in tutti e tre i giorni di Festival sono Marissa Morelli e Max Rommel, che mettono la loro abilità di architetti e designer a servizio dei bambini per creare scatole dei sogni tutte da guardare, Rita Deiola con i laboratori mattutini di danza – teatro delle ombre, Gianni Atzeni con i laboratori dedicati all’arte, ed Emanuele Ortu con Leggevo che ero, se telefonando, un laboratorio in cui l’amore per la lettura viene mostrato attraverso una recensione di 30 secondi da filmare sul telefonino.
Da sottolineare, inoltre, gli appuntamenti con Alessandro Sanna che dà una lezione di creatività allo stato puro con la performance Mano Felice, e con Linda Di Giacomo, burattinaia e truccatrice che da anni lavora nel teatro, protagonista con uno spettacolo di burattini e un laboratorio.
Particolare importanza hanno, infine, gli omaggi a due figure di rilievo del panorama culturale recentemente scomparse: Maria Lai e Roberto Denti.
Alla prima, le cui opere narrative ed artistiche hanno sempre avuto un taglio adulto pur essendo allo stesso tempo vicine ai bambini, sono dedicati ogni giorno alle ore 11.00 dei laboratori – a cura dell’Associazione Scioglilibro, della Biblioteca Satta e del Muso MAN di Nuoro – che traggono spunto da alcune delle sue opere, mentre, al secondo, scrittore, intellettuale e primo libraio italiano ad aprire una libreria specializzata per ragazzi, è dedicato il reading di domenica 7 alle ore 12.00 in cui gli autori e operatori dello spazio ragazzi lo ricordano, attraverso un percorso di immagini, suoni e parole partendo da un brano tratto dai suoi libri.
Sempre a Maria Lai rende omaggio la collaborazione con la Fondazione Salvatore Cambosu che dedica a lei e allo scrittore orotellese due documentari: Dalla parola al segno uno splendido racconto che indaga e ricostruisce il fervido rapporto artistico tra i due, e Radici, il racconto di intellettuali, amici e critici letterari su Salvatore Cambosu e la Sardegna degli anni 50 e 60.
Come ogni anno torna anche la collaborazione con il Museo MAN di Nuoro che in occasione del Festival presenta – negli spazi del Museo Comunale di Gavoi (Ex Casa Lai) la mostra Testimonianze di Rosanna Rossi. Il progetto, ideato dal Museo MAN e coordinato da Giovanni Curreli, Enrico Piroddi, Giovanni Pisano e Alessandra Pinna, ricostruisce l’intenso percorso artistico di Rosanna Rossi attraverso una selezione di opere astratte realizzate tra i primi anni ’70 e i giorni nostri, che raccontano la coraggiosa ricerca pittorica di una tra le più innovative e apprezzate autrici sarde degli ultimi cinquant’anni.
Come ogni anno, le strade di Gavoi ospitano la mostra a cielo aperto della fotografa Daniela Zedda Istranzadura, con i ritratti dei protagonisti delle passate edizioni del Festival, mentre la piazza S. Gavino, nel centro storico del paese, accoglie le installazioni artistiche del BAM-DESIGN.
Infine, grazie alla rinnovata collaborazione con Tiscali - media partner del Festival – è possibile seguire anche via web i principali appuntamenti e incontri che saranno trasmessi in diretta streaming.